
“L’imputata non era disposta a mettere in pausa i suoi progetti di vita per un figlio, in particolare la sua crescita professionale”. Queste le parole con cui un giudice tedesco ha condannato una giovane mamma, di professione manager di 28 anni, accusata di aver ucciso la figlioletta appena nata lo scorso anno gettandola da una finestra. La donna, Katarina Jovanovic, originaria di Lauffen am Neckar in Germania, è stata dichiarata colpevole di omicidio non premeditato dal tribunale distrettuale di Heilbronn. Stando a quanto ricostruito dall’accusa in aula, la signora temeva che la neonata le avrebbe rovinato la carriera. Per questo avrebbe tenuto nascosto la gravidanza a tutti, partorendo poi in segreto a casa sua nel settembre dello scorso anno.
Leggi anche: “Vi ripudio!”. Del Debbio furioso con gli ospiti, caos in studio: cosa è successo a Dritto e Rovescio
Non appena partorito, l’orrore: la donna ha gettato la figlia neonata dalla finestra del suo appartamento da un’altezza di quasi 3 metri e mezzo facendola precipitare sull’asfalto sottostante dove è morta. L’allarme era stato dato da alcuni passanti, che avevano trovato il corpo della neonata in strada sotto il balcone della 28enne, chiamando subito la polizia che poi è risalita in poco tempo alla donna.
Jovanovic ha ammesso di aver gettato la bimba all’inizio del processo ad aprile, ma non è riuscita a spiegare il motivo esatto affermando di non essersi accorta di essere incinta. I vicini hanno raccontato ai media locali di non aver idea che la 28enne aspettasse un bambino. “Di recente era cambiata e non ci parlava più ma pensavamo che fosse stressata al lavoro. Nessuno si è accorto che era incinta” hanno spiegato. La difesa ha sostenuto che si era trattato al massimo di omicidio colposo, poiché la donna aveva accidentalmente lasciato cadere la bambina. Ma i giudici non hanno creduto a questa ricostruzione.