
“Temptation Island”, trasmesso il giovedì alle 21.20 su Canale 5, è il programma estivo condotto da Filippo Bisciglia. Creato da Raffaella Mennoia, autrice di “Uomini e Donne” e collaboratrice di Maria De Filippi, questo reality ha guadagnato un’ampia audience grazie a un mix di immedesimazione e intrattenimento. Mennoia, in un’intervista, spiega i segreti del successo del programma.
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Tra gelosia, vittime e carnefici
Secondo Mennoia, il successo di “Temptation Island” deriva dalla capacità dello show di far immedesimare gli spettatori: “Siamo stati tutti vittime e carnefici. È un programma ben confezionato, con un ottimo montaggio e una colonna sonora coinvolgente”. Un elemento cruciale è la selezione del cast: “Incontro circa 150-160 persone, selezionate dagli autori. Parlo con ogni partecipante singolarmente e, se la loro storia mi colpisce nei primi quindici minuti, è fatta”. Mennoia cerca di capire le motivazioni delle coppie per partecipare e riconosce quando qualcuno sta fingendo: “L’istinto è fondamentale. Se una persona è empatica, capisce se una coppia è autentica, anche separandoli”.
La gelosia è un tema centrale nello show, come spiega Mennoia: “Il 90% dei concorrenti è ossessionato dalla gelosia. Cerchiamo di non rappresentare gelosie patologiche“. Raul, un partecipante di quest’anno, è stato criticato per la sua gelosia sui social, ma Mennoia lo difende: “Raul ha solo 23 anni, è profondamente innamorato e viene da un contesto difficile. È un bravo ragazzo, ma il pubblico potrebbe vederlo come un Otello. Siamo solo alla terza puntata, le cose possono cambiare”.
Il format di “Temptation Island” non è esclusivo all’Italia, ma la versione italiana si distingue per il montaggio: “Abbiamo reso lo show interessante attraverso un montaggio suggestivo. Non mostriamo scene esplicite, a differenza di altre edizioni più hard. Per noi funziona l’immaginazione“.
Nonostante le critiche che definiscono il programma “trash”, Mennoia non è d’accordo: “Chi lo critica probabilmente fa le stesse cose nella sua vita privata”. Sottolinea inoltre la genuinità dei partecipanti: “I concorrenti nei reality non famosi sono autentici. Le telecamere spesso diventano invisibili e i partecipanti si dimenticano di essere ripresi. C’è un lavoro di squadra tra gli autori, ma non si istruisce mai un concorrente su cosa fare”. In sintesi, “Temptation Island” combina elementi di realtà e immedesimazione, offrendo uno spettacolo che cattura il pubblico grazie alla sua autenticità e alla capacità di raccontare storie umane universali.