Vai al contenuto

Rampini, duro scontro con Marianna Aprile, poi l’incredibile black out: a “In Onda” è successo di tutto

Pubblicato: 20/07/2024 15:13
Rampini

Nella puntata del 19 luglio di “In Onda“, il programma condotto da Luca Telese e Marianna Aprile su La7, succede di tutto, con un Federico Rampini che rilascia una serie di dichiarazione che fanno sobbalzare sulla sedia i radical-chic di casa nostra. La firma del Corriere della Sera, ormai da anni trapiantato negli Stati Uniti, in collegamento La7, ha messo in luce tutte le contraddizioni e le ipocrisie del mondo liberal e democratico americano sul fenomeno Donald Trump, ha parlato dell’attentato, della condizione di Biden e di quello che si prospetta con le imminenti elezioni. Parlando proprio dell’attentato subito da Trump, Rampini ha sottolineato come la stampa vicina ai dem – anche in Italia – ha dato la colpa alla violenza che a loro dire caratterizza i proprio i trumpiani. Per Rampini “le punte di aggressività sono ben ripartite tra le due fazioni estreme. Voi avete ricordato giustamente quella terribile aggressione al marito di Nancy Pelosi ma più o meno nello stesso periodo ci sono state altre due aggressioni ai danni di esponenti conservatori: il parlamentare repubblicano Steve Scalise e un giudice di destra della Corte Suprema, Brett Kavanaugh. Quindi, la violenza è endemica da entrambe le parti”. Prima puntualizzazione che fa venire il prurito a chi sperava in un altro intervento contro Trump. Poi arrivano le altre.
Leggi anche: Renzi-Lotito, rissa in Senato: “Fai tristezza”. Poi la gaffe dell’ex premier: succede di tutto

Spiega Rampini: “Noi tutti ricordiamo con sdegno, con orrore, con condanna imperitura l’assalto a Capiton Hill il 6 gennaio 2021, ma la destra americana e una parte dell’opinione pubblica americana ricorda sempre un evento analogo del 2020 quando la barbara uccisione di George Floyd per mano di un poliziotto bianco fu usata come pretesto dal movimento Black Lives Matter per incendiare sedi delle istituzioni democratiche in tutta l’America”. E qui la conduttrice Marianna Aprile si innervosisce: “Rampini, scusa, però si può paragonare questo con un ex presidente che disconosce l’esito elettorale e che fa assaltare il Campidoglio?”. Rampini replica duro: “Non sto dicendo questo. Non farmi dire quello che non ho detto”. “Allora spieghiamolo bene, perché è arrivata così”, pungola Aprile. Rampini allora perde la sua proverbiale calma. “Non penso che sia arrivata così. Se la vuoi capire così, è perché la vuoi capire così tu“.

“Allora ho capito male io ma spieghiamolo anche per chi è a casa”, prosegue un po’ imbarazzata Marianna Aprile. “Ho ribadito la condanna incancellabile di ciò che Trump ha fatto il 6 gennaio 2021 – puntualizza Federico Rampini– aizzando una folla che ha assaltato il Campidoglio. Dico solo che però non possiamo continuare a parlare di violenza solo da una parte. Pochi giorni fa proprio Biden ha sentito il bisogno di scusarsi per aver detto che era tempo di mettere Trump al centro del bersaglio. All’epoca Biden usò la parola bullseye, che è appunto il bersaglio presente nei poligoni di tiro. Se quelle parole colte da una mente malata e da un ragazzo armato in un paese dove purtroppo ci sono troppe armi in giro finiscono in un attentato, capite bene che non ci si può limitare a parlare di violenza da una parte sola, altrimenti non si è credibili”. Poi, per mettere ancora più sale alla trasmissione, avviene un incredibile blackout.

Continua a leggere su TheSocialPost.it