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Caterina ritrovata viva dopo quattro notti nel bosco. Era a funghi con il figlio

Pubblicato: 25/08/2024 15:53

È stata ritrovata viva Caterina Bardelli, l’anziana di 89 anni scomparsa mercoledì scorso mentre cercava funghi nei boschi del Passo della Forcora, nel territorio di Maccagno con Pino e Veddasca. La donna, residente a Malnate (VA), era uscita in compagnia del figlio per una tranquilla passeggiata, ma si era persa di vista, facendo scattare l’allarme e dando inizio a lunghe e complesse ricerche.
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Quattro giorni di ricerche incessanti

Le ricerche, che hanno coinvolto vigili del fuoco, protezione civile, volontari e personale Sapr (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) con droni ad alta tecnologia, sono durate quattro giorni. Decisivo anche l’intervento del Nucleo Cinofili con cani addestrati per la ricerca di persone disperse. La svolta è arrivata domenica mattina, poco prima delle 11, quando una squadra di vigili del fuoco, insieme a volontari della Protezione civile della Comunità montana del Piambello, ha udito le grida d’aiuto della donna in una zona impervia nei pressi di Monterecchio, ricoperta da alte felci. Caterina Bardelli era finita lì dopo aver perso l’equilibrio e scivolata durante la ricerca di funghi: «Era tra le felci e chiedeva aiuto. Sotto choc e disidratata»

Ritrovamento e soccorsi

Nella giornata di sabato, i parenti della 89enne avevano lanciato un ulteriore appello, diffondendo la foto della donna e il suo abbigliamento per favorire le ricerche. Quando è stata ritrovata, la signora Bardelli era in evidente stato di choc e disidratata, ma le sue condizioni generali sono state giudicate buone. È stata immediatamente soccorsa dal personale sanitario per le prime cure mediche e trasportata in ospedale in elisoccorso.

Una vasta operazione di soccorso

Le operazioni di ricerca, iniziate subito dopo l’allarme lanciato dai parenti nella serata di mercoledì, hanno visto l’impiego di un complesso dispositivo di soccorso coordinato dai vigili del fuoco. Questo dispositivo ha coinvolto personale permanente e volontario del Comando di Varese e unità specializzate provenienti anche da fuori provincia. Nel dettaglio, sono state impiegate squadre ordinarie, personale Tas (Topografia Applicata al Soccorso), personale Saf (Speleo-Alpino-Fluviale), equipaggi Sapr (droni), unità cinofile ed elicottero del Reparto Volo di Malpensa. Sul posto hanno operato costantemente anche il sindaco, i carabinieri, il personale del Cnsas (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), dell’Ust, della Protezione Civile comunale e provinciale e della Croce Rossa Italiana.

Non è la prima volta

Non è la prima volta che nel Varesotto si concludono con esito positivo le ricerche di anziani dispersi nei boschi. Un caso simile si verificò nel 2020, nei boschi di Orino, paesino della Valcuvia, dove un’altra persona fu ritrovata viva dopo diverse notti passate senza cibo né acqua. Anche in questo caso, la macchina dei soccorsi ha dimostrato grande efficienza e coordinazione, permettendo un lieto fine a una vicenda che avrebbe potuto concludersi tragicamente.

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Ultimo Aggiornamento: 26/08/2024 09:25