La pace in Ucraina potrebbe essere sempre più vicina. Durante il Forum Ambrosetti, il presidente ucraino, Volodymir Zelensky, ha incontrato la premier italiana, Giorgia Meloni, nella prima parte della mattinata di sabato 7 settembre. Poi si è cimentato in un’intervista coi direttori di sei testate italiane (Repubblica, Corriere della Sera, La Stampa, Sole 24 Ore, Tg1, Skytg24) moderata da Monica Maggioni, ex direttrice del Tg1 e inviata di guerra. Ed è in questo contesto che ha rilasciato importantissime dichiarazioni.
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Il piano di Zelensky per la pace in Ucraina
Zelensky spiega ai giornalisti italiani di stare lavorando a una road map per la pace in Ucraina, “un piano che sarà pronto a novembre e che presenterò al presidente Biden, ai candidati Trump e Harris, e ai leader del G7 perché voglio sapere cosa ne pensano”, ha specificato. Il numero uno di Kiev non ha fornito molti dettagli del piani. Ma quello che trapela è che l’accordo prevederà un ruolo attivo nella difesa ucraina dei partner occidentali che sia “una garanzia del cessate il fuoco”.
Per quanto riguarda l’occupazione della regione russa di Kursk da parte del suo esercito, Zelensky sostiene di “non aver alcun problema col governo italiano” e ribadisce che l’Ucraina è stata costretta a questa operazione preventiva. “L’intelligence americana e di altri Paesi occidentali ci aveva avvertito che la Federazione russa stava cercando di occupare Kharkiv e la regione di Sumy per creare una zona cuscinetto a nord dell’Ucraina. – dice Zelensky – A Kharkiv li abbiamo fermati, per Sumy abbiamo fatto un’azione preventiva a Kursk per difendere la città. Avevamo il diritto di farlo. Noi, a differenza dei russi, non uccidiamo i civili, cibo e viveri alla popolazione sono forniti dal nostro esercito, a Putin non interessa la sorte dei suoi cittadini infatti non ha neanche organizzato un corridoio umanitario”.
Sul recente rimpasto di governo avvenuto a Kiev, infine, Zelensky spiega che “l’Ucraina non ha alcuna possibilità di vincere se è stanca. Dobbiamo lavorare h24 per il nostro popolo. Avevo già detto dell’intenzione di fare un cambio nell’intero sistema e avevo cominciato col comandante delle forze armate (Zaluzhny, ndr) e ora siamo arrivati al governo. Questo ci permetterà di avere nuove energie. La professionalità dei ministri che lasciano non è mai stata in discussione”.