Ernesto Franco, direttore generale di Einaudi, è scomparso a 68 anni dopo una lunga malattia. Franco, nato a Genova l’11 agosto 1956, era da tempo affetto da un tumore e nelle ultime settimane le sue condizioni si erano aggravate. La notizia della sua morte è stata comunicata dalla casa editrice Einaudi, con cui aveva collaborato per oltre due decenni, diventando una delle figure centrali dell’editoria italiana.
Un lungo percorso con Einaudi e il rilancio de “Gli Struzzi”
Alla guida di Einaudi dal 1998, Ernesto Franco è stato l’artefice del rilancio della storica collana Gli Struzzi, un simbolo della casa editrice torinese, che ha contribuito a diffondere la letteratura di qualità presso un vasto pubblico. Recentemente, aveva lasciato la direzione editoriale a Paola Gallo, ma il suo contributo è stato fondamentale fino all’ultimo periodo di attività.
Ispanista e traduttore di grandi autori
Ernesto Franco era anche un raffinato ispanista, con un profondo legame con la letteratura spagnola e latinoamericana. Tra le sue traduzioni più celebri si annoverano opere di Álvaro Mutis, Jorge Luis Borges e Octavio Paz. Di quest’ultimo, aveva curato un Meridiano, un volume di opere scelte, che uscirà postumo. Il suo impegno nella traduzione lo ha reso una figura chiave nella diffusione di questi grandi autori in Italia.
Scrittore e saggista
Oltre alla sua attività editoriale e di traduttore, Ernesto Franco era anche autore di diversi libri, tra cui Isolario e Storie fantastiche di isole vere, opere che mescolano il fascino dell’avventura con un’immaginazione vivida. Un altro suo noto lavoro è il canzoniere d’amore Donna cometa, che rappresenta un importante contributo alla poesia contemporanea.
Con la morte di Ernesto Franco, il mondo della cultura italiana perde una figura di spicco, capace di coniugare l’amore per la letteratura con una visione innovativa dell’editoria.