La scomparsa di Totò Schillaci, l’eroe delle “Notti Magiche” di Italia ’90, ha colpito profondamente l’Italia intera. Mercoledì 18 settembre, il campione si è spento dopo una lunga battaglia contro un tumore, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del calcio e tra i suoi affetti più cari. L’ex attaccante della Juventus, Palermo, Inter e della Nazionale Italiana era ricoverato presso il reparto di Pneumologia dell’Ospedale Civico di Palermo dal 7 settembre, dove ha trascorso le sue ultime settimane di vita.
L’annuncio della sua morte è arrivato con una dichiarazione ufficiale dell’ospedale, in cui si esprime il cordoglio per la perdita: “Si comunica che in data 18/09/2024 alle ore 9:55 è deceduto Salvatore Schillaci, già ricoverato presso questa Azienda ospedaliera. La Direzione e il personale sono vicini alla famiglia nel ricordo anche dell’affetto di cui ha sempre goduto il grande campione”.
Il ricordo della moglie Barbara Lombardo
Dopo le parole della figlia Jessica, avuta dal primo matrimonio con Rita, è stato il turno della seconda moglie, Barbara Lombardo, che ha voluto ricordare il marito con commozione nella camera ardente, dove in tanti si sono riuniti per rendere omaggio all’ex calciatore: “Totò ha combattuto tantissimo, il suo cuore non voleva spegnersi perché sapeva che c’eravamo noi. Il suo amore era enorme, non voleva lasciarci, per noi è stato un grandissimo dolore,” ha raccontato Barbara.
Barbara ha anche espresso la gratitudine per l’enorme affetto dimostrato dalla città di Palermo e dall’Italia intera: “Siamo veramente felici per questo amore che l’Italia e Palermo stanno dimostrando. Un affetto che lui si meritava tutto. Ci aspettavamo sinceramente tutta questa affluenza per Totò: per le strade della città ci fermavano spesso, non l’avevano dimenticato”.
Il legame tra Totò e Barbara Lombardo era profondo e duraturo, consolidato da vent’anni di vita insieme. I due si erano sposati il 18 giugno 2012 a Villa Niscemi, in una cerimonia con circa 200 invitati. Insieme gestivano il centro sportivo “Louis Ribolla” a Palermo, un progetto che Schillaci aveva avviato per supportare i bambini delle zone più difficili. Il loro era un amore forte, condiviso anche attraverso l’esperienza televisiva nel programma Pechino Express, che ha permesso al pubblico di scoprire un lato ancora più personale del calciatore.