
Possibile svolta nelle indagini sul caso del suicidio di una donna, A.L, di 40 anni, trovata morta domenica scorsa lungo il fiume Po nel Comune di Crispino, in provincia di Rovigo. La Procura della Repubblica di Rovigo ha aperto un fascicolo di indagine con l’ipotesi di istigazione al suicidio. All’origine del suo gesto estremo potrebbe esserci infatti una truffa subita da ignoti.
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Tutti i particolari delle indagini
Il 14 ottobre scorso il marito della donna, di origine congolese e residente a Cerea (Verona), aveva denunciato l’allontanamento volontario della moglie. Il giorno seguente, il 15 ottobre, erano stati rinvenuti alcuni suoi effetti personali nell’area golenale di Occhiobello, sempre vicino Rovigo.

Poi, domenica 20 ottobre, la tragica scoperta del cadavere lungo il Po. La Procuratrice capo Manuela Fasolato comunica che, il 28 ottobre, verrà conferito l’incarico per eseguire l’autopsia, allo scopo di accertare la causa e l’ora del decesso. Le indagini sono state delegate ai Carabinieri di Occhiobello e Cerea (Rovigo) per approfondire le ragioni del suicidio.