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Marco Matteazzi, la sua storia: “Bullizzato perché obeso, il prof mi chiamava ‘polpetta’, ho perso 30 chili”

Pubblicato: 24/10/2024 11:43
Marco Matteazzi bullizzato obeso

Marco Matteazzi è un ragazzo di 24 anni, originario di Altavilla Vicentina, che in passato ha subito atti di bullismo a causa del suo peso, anche dai professori a scuola, non solo dai compagni. Ma Marco ha saputo reagire alla grande a questa situazione, diventando un esempio per tutte le persone che si trovano nelle sue condizioni. La sua esperienza la racconta in un video pubblicato su Instagram. Marco ha deciso di correre ogni giorno una mezza maratona, per un totale di 100 giorni. Ha già alle spalle 2.300 chilometri, dal suo paese fino a Lisbona, in Portogallo.
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Marco Matteazzi racconta la sua storia

“Quando ho iniziato, non ero un runner. In tutta la mia vita avevo corso 21 km solo una volta, e ora mi ritrovo qui, con delle ultramaratone alle spalle e ogni giorno messo alla prova come non mai. Ogni passo è stato una sfida, ma è proprio nelle difficoltà che ho trovato la forza di continuare. La verità è che ognuno di noi può superare i propri limiti, basta avere il coraggio di affrontarli”, scrive Marco Mattazzi sul suo profilo Instagram.

Un insegnante mi chiamò, una volta, ‘polpetta’. Da allora sono diventato lo zimbello della scuola”, racconta poi al Corriere della Sera – Quando è stato il momento di tornare al liceo per l’ultimo anno avevo paura a tornarci, l’ansia di rivivere quello che avevo già vissuto mi logorava. Ma volevo superarla. Nell’estate tra la quarta e la quinta superiore ho deciso di dimagrire. Ho perso 30 chili. Ho ricominciato la scuola e quell’anno è andata bene”.

Oggi sono 97 giorni che corro 21 km ogni singolo giorno. – spiega ancora Marco Matteazzi in un video su IG – E no, non è stato facile. Quando ho iniziato, non ero un runner. In tutta la mia vita avevo corso 21 km solo una volta, e ora mi ritrovo qui, con delle ultramaratone alle spalle e ogni giorno messo alla prova come non mai. Ogni passo è stato una sfida, ma è proprio nelle difficoltà che ho trovato la forza di continuare. La verità è che ognuno di noi può superare i propri limiti, basta avere il coraggio di affrontarli. È per questo che il primo raduno di Insanus sarà il 27 ottobre a Vicenza, al Parco Querini. Ritrovo previsto dal 17:30 alle 18:00 per fare insieme gli ultimi tre chilometri dei 100 km. Perché noi siamo Insanus la community che ha il coraggio di andare oltre i propri limiti”.

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