Il Consiglio regionale della Campania ha approvato la norma che consente a Vincenzo De Luca di ricandidarsi per un terzo mandato. L’attuale governatore campano ha ottenuto 34 voti a favore, 16 contrari e un solo astenuto (la consigliera Dem Bruna Fiola). Sette consiglieri regionali del Pd su 8 non hanno così rispettato l’indicazione proveniente del partito nazionale. La risposta dal Nazareno della segretaria Elly Schlein alla forzatura del Pd campano è durissima. Ma De Luca replica a modo suo e il partito rischia di andare in pezzi.
Leggi anche: Schlein: “Non sosterremo De Luca”. E a sinistra è scontro continuo
La rabbia di Elly Schlein
“La posizione del Pd è contraria al terzo mandato. – tuona Elly Schlein subito dopo l’ammutinamento del Consiglio regionale della Campania – La legge nazionale prevede già oggi un limite di due mandati per le cariche monocratiche. Questo limite lo riteniamo equilibrato. Il terzo mandato non è passato neanche in Parlamento”.
Leggi anche: Cittadinanza, la proposta della Lega: “Si potrà perdere dopo averla ottenuta, i motivi”
“Possono votare tutte le leggi regionali che vogliono, questo non cambia la posizione del Pd che essendo contrario al terzo mandato non supporterà i presidenti per il terzo mandato. Le regole valgono per tutti. Ogni tanto prima del consenso viene il buon senso e Bonaccini e Decaro ci hanno aiutato a costruire una nuova classe dirigente. Se qualcuno era abituato diversamente è bene che si abitui al cambiamento perché io sono stata votata per fare questo”, conclude Schlein.
La risposta sprezzante di De Luca
Vincenzo De Luca torna però a bomba sulla questione del terzo mandato, inaugurando un centro per l’autismo a Bracigliano (Salerno). Senza citare nomi attacca i suoi avversari, anche se il riferimento ai vertici Pd sembra chiaro: “Si fanno dibattiti sul mandato, che però significa solo una cosa: non interrompere un lavoro che richiede anni, fatica immane, conoscenza dei problemi. C’è la necessità di dare continuità al lavoro. Come si fa a non capire una cosa del genere. Sono degli irresponsabili. Ci sono componenti politiche che vivono fuori dal mondo, non sanno cos’è una persona in carne e ossa, una famiglia con un problema del genere, se ne fottono”.
