Evidentemente ad una certa parte del mondo dello spettacolo non è andata proprio giù la vittoria di Donald Trump. Negli Usa sono tantissimi i casi di vip in crisi di nervi, come quelli di Richard Gere e Tom Hanks che hanno già annunciato di voler lasciare gli States. In Italia, invece, stanno provocando una tempesta le parole di Elon Musk, il miliardario braccio destro del tycoon, sul tema dell’immigrazione irregolare. Prima l’attacco ai giudici che “dovrebbero andarsene”. Poi la stoccata alla Ong Sea Watch definita senza troppi complimenti una “associazione criminale”. Troppo per la politica italiana che ha reagito addirittura per bocca del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma anche vip e vippetti nostrani si stanno dando da fare. Dopo Piero Pelù, che ha lasciato il social X con tanto di dito medio, anche Elio e le storie tese decidono di seguire il suo esempio. E altri potrebbero decidere presto di fare lo stesso. Beppe Grillo invece va controcorrente.
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Il post di Elio contro Musk
“Abbiamo deciso di chiudere il nostro profilo su X, ormai sempre più simile a una cloaca. – si legge sul profilo di Elio e Le Storie Tese – Riteniamo Elon Musk un pericolo per la democrazia e la libertà e non abbiamo intenzione di continuare a far parte di una piattaforma di cui è proprietario e che utilizza spudoratamente per la sua orribile propaganda. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno seguito negli anni: ce ne andiamo e vi invitiamo a fare lo stesso. Potrete continuare a trovarci sul nostro sito e sugli altri social”.
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Anche il Guardian, storica testata della sinistra britannica, annuncia che non pubblicherà più contenuti sul social di Musk. In un messaggio rivolto ai lettori, il giornale (con più di 80 account e circa 27 milioni di follower) spiega che i vantaggi di trovarsi su X sono superati dagli aspetti negativi, come ad esempio i “contenuti spesso inquietanti” che vengono diffusi.
Beppe Grillo come Musk
Beppe Grillo, invece, fa tutto il contrario. Il fondatore del M5S pubblica un post sul suo blog dal titolo “Musk, Grillo e il movimento 50 Stelle”. Il pezzo è firmato dal sociologo Isaac J.P. Barrow. Nell’immagine di copertina si vedono Grillo e Musk insieme. Il miliardario ha tr ai unti principali del suo programma politico il Reddito Universale. E allora Barrow si lancia in un paragone: “In tutto questo, non possiamo fare a meno di pensare al fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. Perché se c’è qualcuno che già da oltre 20 anni in Italia parla di Reddito Universale come cura ai mali del capitalismo, è proprio lui, l’uomo che ha trasformato una risata amara in un movimento politico. E sebbene Grillo non sogni di giocare con le stelle e i razzi, come fa Musk, c’è un filo rosso che lega le loro visioni del mondo: la convinzione che il progresso non possa lasciare indietro nessuno”.