Aleksei Zimin era un popolarissimo chef russo che da alcuni anni gestiva un ristorante a Londra. L’uomo è stato trovato morto in circostanze misteriose nella tarda serata di mercoledì 13 novembre in un appartamento di Belgrado, in Serbia. A diffondere per primo la notizia è stato il quotidiano belgradese Danas, nella sua edizione online. Secondo alcuni media internazionali, inoltre, Zimin era un oppositore di Vladimir Putin e dell’intervento militare russo in Ucraina.
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Il 52enne Aleksei Zimin si trovava a Belgrado perché, il 7 novembre scorso, aveva presentato il suo nuovo libro ‘Anglomania’, e aveva preparato le sue specialità per una cena in un club del quartiere centrale di Stari Grad, che si trova in via Gospodar Jevremova. Non sono stati finora diffusi particolari sulle cause della sua morte.
Chi era Aleksei Zimin
Oltre ad essere chef, Zimin era giornalista e scrittore. Aveva fondato la rivista gastronomica ‘Afisha Food’ e aveva diretto altre pubblicazioni come GQ e Gourmet, oltre ad essere stato protagonista di popolari trasmissioni tv di carattere culinario.
A Mosca aveva aperto diversi locali, compreso il famoso ristorante Ragout. Dal 2015 aveva cominciato a collaborare con il progetto giornalistico Zima a Londra, dove si era poi trasferito definitivamente nel 2022. Secondo il suo amico e collega Ivan Shishkin, Aleksei Zimin era il “nostro Jamie Oliver, una persona dalla grande anima e dai molteplici interessi… Studiava continuamente, leggeva, era come una enciclopedia”.