Incidente fatale a Luca Salvadori: il padre denuncia gravi mancanze nella sicurezza del tracciato
La tragica scomparsa di Luca Salvadori, pilota professionista e noto youtuber milanese, continua a sollevare interrogativi sulla sicurezza delle gare su strada. Il 32enne è morto lo scorso settembre in Germania durante una competizione ad alta velocità, vittima di un incidente avvenuto a oltre 250 km/h. Ora, il padre Maurizio Salvadori, patron della Trident Motorsport, punta il dito contro l’organizzazione della gara, denunciando gravi mancanze nella sicurezza del tracciato.
La dinamica dell’incidente
Secondo la ricostruzione mostrata dal padre in un video pubblicato sul canale YouTube del figlio, l’incidente è iniziato quando un motociclista davanti a Salvadori ha perso il controllo in curva, cadendo rovinosamente sull’asfalto. Salvadori, che seguiva da vicino, ha cercato di evitarlo sterzando a sinistra, ma non è riuscito a evitare l’impatto. La sua moto, ormai fuori controllo, ha colpito le barriere di protezione, che non erano state fissate correttamente, e si è schiantata contro le balle di paglia. L’impatto contro queste ultime, a una velocità di 102 km/h, si è rivelato fatale.
La denuncia del padre: “Barriere non a norma”
Nel video, Maurizio Salvadori espone una ricostruzione grafica dell’incidente, evitando di mostrare le immagini reali per rispetto. Accusa l’organizzazione di aver utilizzato barriere non omologate e non fissate al suolo, come richiesto dai regolamenti internazionali per le gare motociclistiche. Secondo quanto riportato, le protezioni utilizzate erano progettate per corse ciclistiche, e le balle di paglia pressate, vietate dal 2018, erano posizionate in modo inadeguato.
“Non ci vuole molto a capire che, in uscita da una curva a 250 km/h, non si possono mettere delle barriere di questo tipo,” dichiara il padre. “Se le barriere fossero state posizionate parallele e non frontali, l’esito sarebbe stato completamente diverso. Queste gravi mancanze hanno trasformato un incidente evitabile in una tragedia.”
Azione legale contro l’organizzazione
La famiglia Salvadori e il team del pilota hanno avviato un procedimento legale contro l’organizzazione della gara. La denuncia sottolinea che la mancanza di misure di sicurezza adeguate ha giocato un ruolo determinante nella gravità dell’incidente. Le accuse si concentrano sull’uso di materiali non idonei e sulla mancata aderenza ai regolamenti internazionali per la sicurezza dei piloti.
Un tributo alla memoria di Luca
Luca Salvadori, oltre a essere un talentuoso pilota, era una figura amata dalla comunità motociclistica online, con oltre 600.000 iscritti al suo canale YouTube. Attraverso i suoi video, condivideva la passione per le moto, offrendo contenuti tecnici, consigli e racconti personali. Il padre, con il suo recente video, non solo denuncia le mancanze che hanno portato alla tragedia, ma anche rende omaggio alla memoria del figlio e alla sua dedizione per il mondo delle due ruote.
Una tragedia che solleva interrogativi
La morte di Salvadori evidenzia la necessità di un maggiore controllo sulla sicurezza delle competizioni motociclistiche, soprattutto in eventi su strada, dove le velocità elevate aumentano i rischi. La comunità motociclistica, colpita dalla perdita di un pilota e creatore così amato, si unisce all’appello della famiglia per migliorare gli standard di sicurezza e prevenire tragedie simili in futuro.
“Non possiamo riportare Luca indietro, ma possiamo lottare affinché nessun altro pilota perda la vita per negligenze evitabili,” ha concluso Maurizio Salvadori.