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Gli cambiano posto sull’aereo perché vicino a due bimbi non accompagnati, passeggero fa causa e vince

Pubblicato: 15/01/2025 15:32

Un episodio accaduto su un volo Air France tra Oslo e Parigi ha sollevato polemiche e acceso il dibattito sulla discriminazione di genere. U passeggero, Dominique Sellier, è stato invitato dall’equipaggio a cambiare posto per non viaggiare accanto a due minori non accompagnati, mentre al suo posto è stata fatta sedere una donna. Il Tribunale antidiscriminazione della Norvegia ha stabilito che questa richiesta rappresenta un atto di discriminazione sessuale.

L’episodio: cosa è successo

Il fatto risale al 27 ottobre 2022. Sellier, seduto vicino a due bambini che viaggiavano soli, si è visto chiedere di cedere il suo posto a una passeggera. L’equipaggio ha motivato la richiesta con un regolamento interno della compagnia, secondo cui è “preferibile” che le donne siano assegnate ai posti accanto a minori non accompagnati.

Secondo Sellier, la situazione è stata umiliante: “I passeggeri mi guardavano, aspettando che mi alzassi per permettere il decollo. Ho percepito certi sguardi come giudicanti, quasi sospettosi”, ha raccontato. Nonostante le spiegazioni ricevute, l’uomo ha deciso di portare il caso davanti al Tribunale antidiscriminazione norvegese, convinto di essere stato trattato ingiustamente solo per il suo genere.

La difesa di Air France

Durante l’udienza, il legale della compagnia ha giustificato l’accaduto citando le statistiche secondo cui il 98% dei reati sessuali sarebbe commesso da uomini. La compagnia ha inoltre sostenuto che il regolamento è stato concepito per proteggere i minori non accompagnati da possibili rischi, come la tratta di esseri umani o altre forme di violenza. Ma il Tribunale ha respinto le argomentazioni, ritenendo che tale pratica costituisca un’“essenzializzazione del genere maschile” inaccettabile.

Il verdetto e le reazioni

Il Tribunale norvegese ha condannato Air France per discriminazione sessuale, ma Dominique Sellier non ha ricevuto alcun risarcimento né scuse ufficiali dalla compagnia. L’uomo ha commentato amaramente la vicenda, ricordando che durante il volo, dopo essere stato spostato, non ha ricevuto né scuse né un gesto di cortesia, e di essersi limitato a “bere un bicchiere di champagne in un bicchiere di carta”.

Una questione di giurisdizione

Air France ha anche cercato di mettere in discussione la competenza del Tribunale norvegese, sottolineando che l’episodio è avvenuto su un aereo non immatricolato in Norvegia, ma anche questa linea di difesa non è stata accolta. Il caso ha aperto una discussione sul trattamento dei passeggeri in base al genere e sul bilanciamento tra sicurezza e discriminazione.

“Come possiamo accettare questo tipo di sospetto solo perché siamo uomini? È un pregiudizio che va troppo oltre”, ha dichiarato Sellier. Per ora, Air France non ha rilasciato commenti ufficiali, ma la sentenza potrebbe spingere la compagnia a rivedere le sue politiche interne, suscitando un dibattito più ampio sulla tutela dei diritti individuali in contesti pubblici.

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