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La verità su Hamas: cos’è l’organizzazione che combatte Israele e chi c’è dietro

Pubblicato: 15/01/2025 09:53

In Occidente viene spesso definito l’Isis di Gaza, mentre nel contesto arabo il termine “Hamas” si traduce in “entusiasmo” riferito alla lotta. Quello che è certo è che Hamas è un movimento islamista composto da una componente politica e da un’ala militare, che si propone come il principale rappresentante della causa palestinese e governa la Striscia di Gaza dal 2006. Questo è stato l’anno in cui ha trionfato alle elezioni legislative, sconfiggendo la rivale Fatah, un’altra organizzazione politica e paramilitare palestinese legata all’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp), fondata da Yasser Arafat. Oggi, Hamas è diventato più che mai il principale antagonista di Israele, lanciando un attacco che ha riportato il Medio Oriente e lo Stato ebraico in una situazione di caos senza precedenti da oltre 50 anni, risalente alla guerra dello Yom Kippur.

Cos’è, quando è nato e cosa significa Hamas? Il termine Hamas è l’acronimo di Ḥarakat al-Muqāwama al-Islāmiyya, che significa “Movimento di Resistenza Islamica“. Fondato nel 1987 durante la prima Intifada, come braccio armato della rete salafita dei Fratelli Musulmani, questo movimento si ispira a una visione islamica fondamentalista e porta avanti la Jihad contro Israele. Questa ideologia comune lo rende “cugino” o comunque “affine” ad Al Qaeda. La prima volta che l’acronimo è stato utilizzato pubblicamente è stato su un volantino che accusava i servizi segreti israeliani di “minare la fibra morale dei giovani palestinesi affinché diventassero collaboratori”. Tra il 2000 e il 2005, Hamas ha avuto un ruolo attivo nella seconda Intifada, finendo nella lista delle organizzazioni terroristiche riconosciute da gran parte dell’Occidente. Questa è la radice della rivalità con Fatah, il partito storico che continua a guidare formalmente l’Autorità Nazionale Palestinese (Anp), con il quale ci sono stati anche scontri armati.

Nel 1988, Hamas ha pubblicato la sua carta fondamentale, dichiarando come obiettivo primario la distruzione di Israele e la creazione di uno Stato islamico in Palestina, simile a quello iraniano. Per guadagnare supporto popolare, l’organizzazione ha avviato iniziative socio-economiche per i palestinesi, come la costruzione di scuole e ospedali nella Striscia di Gaza. Tuttavia, ha anche condotto numerosi attacchi contro la popolazione ebraica, alimentando le tensioni in quella stretta striscia di terra in cui vivono circa 2,4 milioni di persone. Nel 1993, ha avuto inizio una serie di attentati suicidi, segnando un percorso violento opposto alla distensione e alla soluzione dei due Stati sancita dagli Accordi di Oslo. Quest’intesa tra Arafat e l’allora primo ministro israeliano Yitzhak Rabin prevedeva un limitato autogoverno per alcune zone della Cisgiordania e di Gaza sotto la nuova “Autorità Palestinese”. In risposta, Hamas ha intensificato gli attacchi e non ha mai riconosciuto né l’Olp né Israele. Nel 2017, Hamas ha aggiornato il suo statuto, attenuando le sue posizioni più estreme in seguito a compromessi che sembravano avvicinare una certa distensione con Israele. Anche se ha continuato a non riconoscere Israele, il movimento islamista ha accettato l’idea di uno Stato palestinese temporaneo lungo la “Linea Verde” stabilita prima della Guerra dei Sei Giorni nel 1967. Tuttavia, l’escalation dei conflitti era di nuovo imminente, esplodendo definitivamente nell’attacco del 7 ottobre 2023, che ha colto di sorpresa Israele e il suo altamente sviluppato apparato di intelligence militare.

Hamas non è la Palestina. È un’affermazione banale, ma è necessario chiarirlo: Hamas non rappresenta l’intera causa palestinese e non può essere equiparato a un’entità statale palestinese. La presenza parallela dell’Anp e dell’Olp ne è la prova più evidente. Hamas esercita un controllo politico e militare sulla Striscia di Gaza, mentre il concetto di Palestina si estende geograficamente a Gaza, Cisgiordania e Israele. Da qui nasce il desiderio di Hamas di riottenere i territori occupati dallo Stato israeliano nel corso dei vari conflitti dal 1948. Pur godendo di un certo supporto e popolarità tra molti palestinesi e musulmani, è importante sottolineare che non tutti i palestinesi si identificano con Hamas.

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