
Un malore fulminante ha stroncato la vita di Vinicio Bighi, 77 anni, figura molto conosciuta e apprezzata nella comunità per la sua lunga carriera di insegnante e il suo impegno sociale. La tragedia si è consumata l’altro pomeriggio, mentre era in attesa di sottoporsi a un elettrocardiogramma in farmacia per un dolore al braccio accusato il giorno precedente. Nell’attesa, Bighi aveva deciso di fare un giro all’Upim, dove è stato colto dal malore che si è rivelato fatale. Nonostante i soccorsi immediati e il tentativo di rianimazione da parte di un medico in pensione presente sul posto, per oltre 40 minuti, non c’è stato nulla da fare.
Il figlio Francesco ha raccontato che il padre non aveva mai avuto problemi cardiaci e che, quel giorno, si era recato in città a piedi, segno di una condizione fisica apparentemente buona. «Aveva solo parlato di questo dolore al braccio, e gli avevamo consigliato un controllo. Purtroppo, il destino ha deciso diversamente», ha dichiarato. I dipendenti dell’Upim, che hanno chiuso il negozio per facilitare i soccorsi, hanno fatto il possibile per aiutare, ma l’esito è stato ineluttabile. La famiglia ha scelto di non richiedere l’autopsia, e i funerali sono previsti per l’inizio della prossima settimana, probabilmente martedì, nella chiesa di Santo Spirito.
Vinicio Bighi lascia un ricordo indelebile nella sua comunità. Insegnante di Biologia e Chimica, prima all’Itis e poi, per la maggior parte della carriera, al Liceo scientifico Roiti, è stato un educatore esigente e preparato, che formava gli studenti per affrontare al meglio il percorso universitario. «Era severo, ma molti lo ricordano con affetto e riconoscenza», ha sottolineato il figlio. Tra gli ex alunni, tanti si sono fatti sentire in queste ore, testimoniando l’impatto positivo che ha avuto sulle loro vite. Bighi è stato anche fondatore dell’associazione degli ex studenti del Roiti, contribuendo a mantenere vivo il legame tra gli alunni e l’istituto.
Dopo il pensionamento nel 2010, Bighi aveva continuato a offrire il suo contributo alla comunità, assumendo ruoli di rilievo nell’Università della Terza Età (Utef), di cui era tuttora presidente. Il suo impegno ha portato alla firma di una convenzione con l’amministrazione comunale nel 2021, segnando il rilancio delle attività post-Covid dell’associazione, che opera con successo in tutta la provincia.
Con la scomparsa di Vinicio Bighi, la città perde una figura di riferimento, un uomo che ha dedicato la sua vita all’educazione e alla crescita culturale della comunità. Il suo ricordo resterà vivo nei cuori di chi lo ha conosciuto, degli ex studenti e di tutti coloro che hanno beneficiato della sua dedizione e passione per il sapere.