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Sbranata e uccisa, l’orribile morte di Patricia. Lascia un bimbo piccolo: “Ora vogliamo la verità”

Pubblicato: 15/01/2025 09:07

“Una notizia del genere è inaccettabile, non riesco a smettere di pensarci ed è incredibile: solo immaginare quello che ha dovuto vivere in quei momenti è sconvolgente. Spero che si faccia chiarezza su come sia potuto accadere, perché al momento non abbiamo informazioni e non ci sono aggiornamenti”, afferma la zia di Patricia Masithela, la giovane barista di 29 anni aggredita e uccisa da quattro pitbull a Latina.
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La zia aggiunge: “Lascia un bambino di sei anni, e lui ha il suo stesso sorriso.” “Speriamo di capire al più presto cosa sia successo, perché si trovava lì e cosa abbia scatenato l’attacco di quei cani. Patricia sognava di diventare cantante, era molto talentuosa. Ha un bimbo di sei anni che le somiglia molto, con il suo stesso sorriso”, ha continuato la parente durante un’intervista a Ore14, il programma di Rai 2 condotto da Milo Infante.

Il padre, invece, ha trovato difficile esprimere i suoi sentimenti, riducendo il tutto a un semplice “rabbia” per la tragedia occorsa.

Le indagini sono ancora in fase di svolgimento e i dettagli della vicenda devono essere chiariti dalle autorità. Perché Patricia si trovava all’interno di quella villa fatiscente e abbandonata a quell’ora? Quali erano i legami con il proprietario dei cani, un uomo di 40 anni, residente a Latina, noto per avere precedenti per droga e irreperibile durante la notte della tragedia?

Secondo le informazioni disponibili, la donna è entrata nel giardino della villa ed è stata immediatamente attaccata dai cani, riportando morsi in diverse parti del corpo. I vicini, allarmati dalle sue grida disperate, hanno contattato i soccorsi. Tuttavia, l’arrivo delle forze dell’ordine e dei sanitari del 118 è stato vano: le ferite erano troppo gravi e profonde. Patricia è deceduta poco dopo il suo arrivo in ospedale.

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