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Assistenza sanitaria, cambia tutto. Medici di base, pediatri e Cup: le novità per i cittadini. Come e quando

Pubblicato: 17/01/2025 16:44
case della comunità

Dal punto di vista dell’assistenza sanitaria in Italia si sta per verificare una vera e propria rivoluzione, anche se i cittadini non sembrano ancora del tutto consci e informati di come cambieranno le cose. A cambiare profondamente sarà la nostra assistenza sanitaria primaria, ovvero quella territoriale che oggi riceviamo dal medico di base, dai pediatri di famiglia, dalla guardia medica e dagli altri servizi delle Asl. La novità sarà incentrata sull’istituzione dell “Case della Comunità”: entro la metà del 2026, infatti, in Italia ne saranno attivate circa un migliaio su tutto il territorio nazionale. Ma cosa sono esattamente le Case della Comunità? Quali funzioni svolgono? Quali servizi offriranno ai cittadini? In quale rapporto stanno con gli ambulatori dei medici di base o gli ospedali? Da chi si andrà per ricevere l’assistenza sanitaria di base? Come si accederà alle Case della Comunità? A che punto è il loro sviluppo? In questo articolo, grazie alla guida realizzata da Altroconsumo, daremo una risposta a tutte queste domande. Vediamo come funziona.
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Come spiega Altroconsumo, le Case della Comunità sono strutture sanitarie con la funzione di rafforzare l’assistenza sanitaria di prossimità, quella che oggi è incarnata dagli ambulatori dei medici di base e dei pediatri, e dai medici della continuità assistenziale (cioè le guardie mediche, attive quando gli ambulatori di medici e pediatri sono chiusi). Queste strutture hanno due obiettivi principali: “Offrire ai cittadini un’assistenza di base complementare a quella che già ricevono dai propri medici e pediatri, assicurando così una vera continuità dell’assistenza quando gli ambulatori di questi ultimi non sono aperti, anche in orari diurni;
ridurre il ricorso improprio al Pronto Soccorso per problemi di salute non realmente urgenti, con l’obiettivo dichiarato di ridurne il sovraffollamento”. Non solo: “Le Case della Comunità saranno il punto unico di accesso per attività di prevenzione, cura e riabilitazione, soprattutto per i cittadini fragili per malattia o condizione sociale o affetti da malattie croniche, diventando così il centro in cui si organizzano tutti i servizi che già ora le Asl garantiscono”. Quali servizi saranno offerti?

Le Case della Comunità offriranno assistenza medica -7 giorni su 7, h24: se un cittadino avrà bisogno di assistenza medica di base e lo studio del proprio medico è chiuso, qui troverà sempre assistenza, anche in giorni e orari in cui di norma non è attiva la Guardia medica. Va chiarito che i medici di base e i pediatri non spariranno affatto, ma in alcuni casi potranno essere ospitati proprio all’interno dei locali delle Case della Comunità. Oltre l’assistenza medica, vi sarà anche il servizio di assistenza infermieristica 7 giorni su 7, h12, in seguito alle indicazioni fornite dai medici e pediatri di base nell’orario di servizio. Non solo.

Le Case della Comunità offriranno anche servizi ambulatoriali specialistici per malattie ad elevata diffusione (cardiache, respiratorie, diabete, ecc. a cui si accederà sia dietro richiesta dei medici e pediatri curanti) e servizi diagnostici per i malati cronici. Diverranno anche un punto prelievi, per le analisi di laboratorio e un CUP, cioè uno sportello per le prenotazioni di visite, esami e trattamenti. Nelle Case della Comunità saranno organizzati e forniti gli altri classici servizi già erogati dalle Asl: dai Centri Vaccinali ai Consultori Familiari; dai servizi per la salute mentale a quelli per le dipendenze patologiche; le Cure Palliative; la neuropsichiatria infantile e per l’adolescenza; la medicina dello sport; i Programmi di screening oncologico, ecc. Vi sarà infine l’integrazione con i servizi sociali. Altra cosa che il cittadino deve sapere è che queste strutture saranno gestite dalle aziende sanitarie: le Asl gestiscono le risorse umane, finanziarie e logistiche necessarie per il funzionamento delle case della comunità e ne monitorano l’attività.

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