
Un inquietante caso di hackeraggio ai danni di una medico 40enne di Roma, Alessia, accende i riflettori sulla vulnerabilità dei sistemi informatici. La donna ha scoperto a dicembre che la sua tredicesima era stata sottratta da malintenzionati che, dopo aver avuto accesso al suo profilo NoiPa, hanno manomesso le sue coordinate bancarie.
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L’inizio dell’incubo: dai dati rubati alla frode finanziaria
Alessia si è accorta del furto per caso, notando l’assenza del bonifico che tutti i suoi colleghi avevano ricevuto. Contattata la sua azienda, ha scoperto che gli hacker, utilizzando i dati della sua carta d’identità, avevano cambiato l’iban associato al suo profilo NoiPa e aperto due Spid e una CNS. Non contenti, i truffatori hanno tentato ulteriori frodi, come aprire un conto bancario e avviare un finanziamento per acquistare un trattorino da 7.500 euro, utilizzando le sue buste paga scaricate dalla piattaforma.
Denunce e difficoltà nella gestione della frode
La situazione, ancora irrisolta, vede Alessia impegnata in una battaglia per recuperare il denaro rubato e proteggere i propri dati sensibili. «I carabinieri non possono fare molto, mi dicono di non preoccuparmi perché vogliono solo i miei soldi, ma sapere che i miei dati sono nelle mani di questi criminali mi mette ansia», racconta.
La corsa contro il tempo per riavere i soldi
Per recuperare la tredicesima, incassata il 13 dicembre su un iban estraneo, il legale di Alessia ha avviato una segnalazione all’Arbitro Bancario Finanziario. La procedura richiederà almeno 60 giorni, ma le possibilità di successo sono incerte. «Ho parlato con altre vittime che, nonostante le sentenze favorevoli dell’ABF, non hanno mai riavuto i soldi», aggiunge la donna.
Le critiche ai servizi di sicurezza e la risposta di NoiPa
Alessia ha anche denunciato pubblicamente la gestione del caso da parte della banca BBVA e di NoiPa, ricevendo però risposte che hanno sfiorato l’assurdo. «Mi è stato insinuato che io stessa abbia fornito i documenti ai truffatori», spiega incredula. La vicenda resta un monito sui rischi legati alla sicurezza informatica e sulla necessità di maggiori tutele per chi subisce frodi di questo tipo.