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Neonata rapita, parla il poliziotto che ha trovato la bambina

Pubblicato: 22/01/2025 23:51

Cosenza, rapimento neonata: la bambina ritrovata durante una festa con festoni e pasticcini

Una festa con festoni, dolci e parenti. Così è stata ritrovata la neonata rapita a Cosenza, a sole 24 ore dalla nascita, dalla clinica privata Sacro Cuore. Il Commissario della Polizia di Stato Claudio Sole, che ha guidato il blitz nella casa della coppia responsabile del rapimento, ha raccontato l’incredibile scena durante la puntata di Chi l’ha visto? su Rai 3.

“Abbiamo bussato alla porta e c’era una festicciola. C’erano parenti, una signora del condominio con la figlia, sei o sette persone in totale, inclusa la coppia autrice del gesto”, ha spiegato il Commissario Sole.

All’interno dell’abitazione si respirava un’aria surreale, come se si stesse celebrando una nascita attesa da tempo. Ma la realtà era ben diversa: la neonata era stata rapita dalla clinica solo poche ore prima e la festa era parte di un piano premeditato dalla donna arrestata, Rosa Vespa, e dal marito, Acqua Moses, ora detenuti nelle carceri di Castrovillari e Cosenza in attesa della convalida del fermo.

Il ritrovamento della bambina

Quando la Polizia ha fatto irruzione, ha trovato la bambina adagiata in una culla, avvolta in una tutina azzurra, esattamente come se fosse un maschietto. Un dettaglio che conferma il piano ideato dalla donna, che per nove mesi aveva finto una gravidanza, raccontando ai familiari di essere in attesa di un figlio maschio.

“Una volta entrati, ci siamo qualificati e ho chiesto dove fosse la bambina. Senza dire nulla, la signora ha indicato una stanza e ho notato che la piccola era nella culla. Da quel momento non è stata più lasciata fino all’arrivo all’ospedale civico di Cosenza”, ha aggiunto il Commissario Sole.

Dopo il ritrovamento, la piccola è stata riportata in ospedale per gli accertamenti sanitari. Fortunatamente, le sue condizioni sono buone.

Il sollievo della madre e il sostegno della comunità

La vicenda ha scosso profondamente la comunità di Cosenza, che ha seguito con apprensione la vicenda e si è stretta attorno alla famiglia della neonata. Quando la bambina è stata riconsegnata alla madre, il Commissario Sole e la sua squadra sono stati accolti come eroi dagli abitanti della città.

“Ringrazio tutto il gruppo di lavoro. Grazie a tutti, anche ai cittadini che si sono uniti in tutta la regione per sostenere la nostra ricerca. È stato un miracolo”, ha commentato la madre della neonata in collegamento con la trasmissione condotta da Federica Sciarelli.

Un piano premeditato nei minimi dettagli

Le indagini hanno rivelato che Rosa Vespa aveva finto la gravidanza per nove mesi, facendo credere a tutti di aspettare un maschio. Il 9 gennaio scorso, aveva persino pubblicato un post sui social, annunciando la nascita di un bambino di nome Ansel.

Il rapimento della piccola era stato organizzato nei minimi dettagli:

  • La bambina è stata vestita di azzurro, come se fosse realmente il figlio atteso.
  • La casa era decorata con allestimenti blu per la festa post-nascita.
  • La donna aveva raccontato di essere stata trattenuta in clinica per accertamenti, per giustificare il tempo trascorso prima di mostrare il “figlio” ai parenti.

Ora la Procura di Cosenza indaga per ricostruire nel dettaglio come sia avvenuto il rapimento e se la donna abbia agito con eventuali complici.

Cosa succederà ora?

Attualmente, Rosa Vespa è detenuta nella casa circondariale di Castrovillari, mentre il marito è recluso nel carcere di Cosenza. Nei prossimi giorni, il giudice per le indagini preliminari deciderà se convalidare il fermo e quali misure adottare nei confronti della coppia.

Il caso ha scatenato un forte dibattito sull’importanza della sicurezza negli ospedali, sulla necessità di monitorare con più attenzione situazioni sospette e sull’incredibile drammaticità delle false gravidanze, spesso legate a disturbi psicologici gravi.

Nel frattempo, la famiglia della neonata può finalmente tirare un sospiro di sollievo, grata per il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, che hanno riportato la bambina sana e salva tra le braccia della madre.

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