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Cruciani furioso attacca Saviano: “Qui l’unico fascista è lui”

Pubblicato: 23/01/2025 13:44

Non si contano più le personalità legate alla sinistra che hanno reagito indignate alle uscite di Elon Musk e, più in generale, si sono dette preoccupate per la sua presenza all’interno del governo americano. Da chi “esce” da X, a chi scrive articoli di fuoco per segnalare il pericolo, a chi invece va ancora più diretto e accusa di fascismo il proprietario di Tesla.

Roberto Saviano, Corrado Augias, tanti esponenti del Pd compresa la segretaria Elly Schlein fanno parte di quello che qualcuno ha definito il “coro degli indignati di sinistra”. Ma in questa schiera c’è anche chi esagera e passa direttamente all’insulto e all’invettiva. Uno su tutti proprio Saviano, con il suo “che tu sia maledetto” dedicato a Musk.

Non è solo per il cattivo gusto e la violenza di questa espressione che Giuseppe Cruciani, durante l’ultima puntata de La Zanzara, si è prodotto in un durissimo attacco dedicato soprattutto all’autore di Gomorra. “Saviano ha scritto su Elon Musk queste parole: che tu sia maledetto”, ha spiegato Cruciani, “sino ad auspicare per lui una fine violenta“. Le parole di Saviano seguivano il video con il presunto saluto nazista di Musk in pubblico, circostanza poi smentita.

Ma lo scrittore napoletano ha perso la testa e ci è andato giù pesantissimo. Altrettanto dura è stata la risposta di Cruciani. “Se certe cose le avesse scritte un Cruciani, un Porro, un Del Debbio o un Giordano? Avrebbero chiamato i caschi blu!”, ha tuonato il conduttore. “I cosiddetti anti-fa sono i primi fascisti della lista!”, ha concluso, tacciando velatamente (ma neanche troppo) Saviano di essere proprio lui il primo a non rispettare le idee degli altri e a esprimersi con toni violenti.

Secondo Cruciani, le affermazioni dello scrittore napoletano e degli altri “odiatori” di Elon Musk non rappresentano una semplice critica politica. E possono avere conseguenze gravi, tanto che il referente italiano di Musk, Andrea Stroppa, da tempo viene stato bersagliato di insulti e minacce sui social.

“Mi hanno detto di non sottovalutare più la situazione”, ha spiegato Stroppa. “Sono mesi che mi danno del nazista sui social. Mesi, da prima della vittoria di Trump. Dicono che sono fascista”, ha raccontato a il Giornale. “Mi fanno ridere. Cosa c’entro io col fascismo? Ho sempre fatto volontariato, io sono assolutamente liberale”.

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