
Prima un malore, poi il rapido accesso al Pronto soccorso, il riscontro di una saturazione dell’ossigeno molto bassa, nessun esame approfondito e la dimissione immediata con l’indicazione di consultare il medico di famiglia. Poche ore dopo, il decesso. È quanto accaduto a una 71enne di Conversano, morta il 13 gennaio nella sua abitazione, poco dopo essere stata visitata all’ospedale di Putignano.
Sul caso è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo, che vede indagati una dottoressa di 66 anni e un infermiere di 35, entrambi in servizio quella sera. L’indagine è stata avviata dal pm Matteo Soave, in seguito alla denuncia presentata dai familiari della donna, assistiti dall’avvocato Guido Di Paolo.
La famiglia ha evidenziato che la visita al Pronto soccorso è stata molto breve e che, nonostante una saturazione del 70%, condizione che avrebbe richiesto ulteriori accertamenti, la donna è stata dimessa senza ricovero. Dopo essere tornata a casa, la 71enne si è messa a letto e il mattino seguente è stata trovata senza vita dal marito.
Il pm ha incaricato i carabinieri di acquisire la documentazione medica relativa all’accesso in ospedale e a eventuali precedenti ricoveri. Secondo i familiari, la donna era in buone condizioni di salute fino al malore improvviso. Una volta giunta al Pronto soccorso, sarebbe stata visitata superficialmente e dimessa con la sola prescrizione di un trattamento con aerosol e l’indicazione di rivolgersi al medico curante.
L’autopsia, eseguita dal medico legale Roberto Vaglio, non ha fornito risposte definitive sulle cause del decesso, che saranno chiarite dagli esami istologici, i cui risultati arriveranno nei prossimi 90 giorni. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Carmelo Stefanelli e Silvestro Carenza.