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Sequestro di 46 milioni a FedEx: illecita somministrazione di manodopera e frode fiscale

Pubblicato: 29/01/2025 13:32

La Procura di Milano ha messo a segno un’importante operazione nella filiale italiana di FedEx, colosso statunitense nel settore dei trasporti e della spedizione espressa. Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo d’urgenza di oltre 46 milioni di euro per frode fiscale.

La misura, disposta dai pubblici ministeri Paolo Storari e Valentina Mondovì, riguarda un’inchiesta che ruota attorno al fenomeno della somministrazione illecita di manodopera, una pratica che ha coinvolto diverse figure e strutture aziendali.

Il fenomeno della “somministrazione illecita di manodopera”

L’inchiesta milanese si inserisce in un filone già noto di indagini, che ha riguardato altre importanti aziende e che ha portato alla luce sistemi illegali di evasione fiscale attraverso il ricorso a consorzi e cooperative, le cosiddette “società filtro“.

Secondo quanto emerso, FedEx avrebbe utilizzato una struttura complessa per evadere il pagamento di contributi previdenziali e assistenziali, sfruttando un meccanismo illecito basato su contratti d’appalto fittizi per la somministrazione di manodopera. Questo sistema ha comportato l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, creando falsi documenti per mascherare la vera natura dell’attività.

La tecnica del “doppio filtro”

L’inchiesta ha rivelato una tecnica a “doppio filtro”, in cui le società “filtro” si avvalevano a loro volta di cooperative, definite “serbatoi di manodopera”, che omettevano il versamento dell’Iva e dei contributi obbligatori.

Queste cooperative si sono comportate come veri e propri “serbatoi” di lavoratori, privi di diritti e con un evidente danno economico e sociale, visto che gli oneri previdenziali e assistenziali non venivano corrisposti. L’obiettivo finale per FedEx era quello di ridurre il costo del lavoro esternalizzando la gestione delle relazioni industriali e abbattendo così i costi, attraverso pratiche illegali.

Il recupero dei fondi per il Fisco

Questo intervento si inserisce in una lunga serie di inchieste che negli anni hanno coinvolto importanti attori del settore logistico e dei trasporti. Le indagini hanno permesso di recuperare enormi somme per l’erario, con oltre 552 milioni di euro già recuperati grazie a simili operazioni.

Il sequestro nei confronti di FedEx rappresenta una nuova vittoria per la lotta contro l’evasione fiscale, ma anche un campanello d’allarme riguardo all’uso di pratiche illegali per ridurre i costi e aggirare le normative fiscali e sul lavoro.

Le conseguenze e gli sviluppi futuri

Al centro dell’inchiesta non solo l’azienda, ma anche due dei suoi responsabili, nei confronti dei quali sono state avviate indagini. Il sequestro di 46 milioni di euro rappresenta una misura cautelare, che dovrà essere convalidata dal giudice delle indagini preliminari.

L’operazione continua a far luce su una pratica diffusa che mina il sistema economico, e solleva interrogativi sulle modalità con cui alcune delle più grandi aziende operano in Italia, cercando di ridurre i costi a discapito dei diritti dei lavoratori e delle finanze pubbliche.

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Ultimo Aggiornamento: 29/01/2025 13:34

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