
Un improvviso malessere ha colpito 31 alunni della scuola primaria “Alessandro Manzoni” di Gallarate nel pomeriggio di martedì 4 marzo. I bambini hanno manifestato sintomi quali nausea, vomito, diarrea e crampi addominali tra le 14:30 e le 16:00, dopo aver consumato il pranzo in mensa.
Dodici studenti sono stati portati al Pronto Soccorso di Gallarate, mentre altri diciannove sono stati accolti presso l’ospedale di Busto Arsizio. Fortunatamente, nessuno dei piccoli pazienti ha riportato condizioni gravi, e quattro di loro sono stati trattenuti in osservazione prima di essere dimessi nella mattinata successiva.
A seguito dell’accaduto, il Comune di Gallarate ha immediatamente attivato il protocollo di sicurezza, avvisando l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) Insubria e incaricando una tecnologa alimentare di analizzare i pasti serviti ai bambini. Il menù del giorno includeva ditalini con lenticchie, provolone, fagiolini all’olio, pane e arance, un pasto considerato a basso rischio microbiologico.
ATS ha successivamente coinvolto i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS), che hanno prelevato campioni degli alimenti per svolgere le analisi necessarie. Parallelamente, il Comune ha disposto anche un controllo sulla qualità dell’acqua potabile della scuola, dato che alcuni insegnanti, pur non avendo consumato il pasto, hanno riportato sintomi simili.
Secondo la relazione della tecnologa alimentare del Comune, Alessandra Zambelli, il numero di casi limitato a un solo plesso scolastico e la rapida insorgenza dei sintomi suggeriscono che la causa potrebbe non essere di natura microbiologica, poiché tale tipologia di contaminazione richiede solitamente tempi di incubazione più lunghi. Si ipotizza piuttosto la presenza di una tossina preformata, che potrebbe aver scatenato la reazione quasi immediata nei soggetti colpiti.
Al momento, nessuna denuncia è stata sporta dai genitori degli alunni coinvolti. Le indagini proseguono per determinare con certezza l’origine dell’accaduto e stabilire se si tratti di un caso di intossicazione alimentare e, in tal caso, quale sia stato il fattore scatenante. Le autorità locali, in collaborazione con ATS e NAS, continueranno a monitorare la situazione per garantire la sicurezza degli studenti e del personale scolastico.