
Le fiamme continuano a divampare dopo la collisione tra la nave cargo Solong e la petroliera Stena Immaculate nel Mare del Nord. Le autorità britanniche lottano per spegnere l’incendio, mentre cresce la paura per un possibile disastro ambientale.
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Arrestato un uomo per “negligenza grave”
La polizia britannica ha fermato un uomo di 59 anni, accusato di negligenza grave. Secondo indiscrezioni, si tratterebbe di un membro dell’equipaggio del Solong, la nave che avrebbe speronato la petroliera svedese.
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Le autorità hanno interrotto le ricerche dell’unico disperso nell’incidente. Il marinaio è stato dichiarato morto.
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Paura per l’inquinamento: ma il cargo non trasportava cianuro
Inizialmente si temeva che la nave trasportasse cianuro di sodio, una sostanza altamente tossica. La compagnia Ernst Russ, proprietaria del cargo, ha smentito la notizia. A bordo c’erano solo container vuoti che in passato avevano contenuto la sostanza chimica.
Il governo britannico ha confermato che non ci sono segni evidenti di inquinamento. Ma le autorità restano in allerta e stanno monitorando la situazione. Squadre specializzate sono pronte a intervenire appena le fiamme saranno sotto controllo.
Sopravvissuti: “Un inferno a bordo”
Alcuni membri dell’equipaggio hanno raccontato momenti di terrore. “Le fiamme erano ovunque”, ha detto uno dei sopravvissuti. “Abbiamo tentato di spegnerle, ma è stato impossibile. Alla fine abbiamo dovuto fuggire sulle scialuppe“.
Secondo le testimonianze, diversi marittimi si sono bruciati i capelli mentre cercavano di lasciare la nave.
Il Regno Unito segue con apprensione
L’incidente è in prima pagina su tutti i quotidiani britannici. Il Daily Mirror parla di “catastrofe”, mentre il Times lancia l’allarme per un possibile eco-disastro.
Le autorità continuano a lavorare per contenere i danni. L’incendio non è ancora domato e il rischio di una fuoriuscita di carburante resta alto.