Un portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca ha fermamente respinto la proposta avanzata dal presidente russo Vladimir Putin di istituire una «amministrazione transitoria» sotto l’egida delle Nazioni Unite, finalizzata a organizzare elezioni presidenziali “democratiche” in Ucraina. La proposta, che prevederebbe successivamente la negoziazione di un accordo di pace con le nuove autorità ucraine, è stata definita non accettabile dalle autorità statunitensi.
Secondo il portavoce americano, il governo di Kiev è legittimamente determinato dalla costituzione del paese e dal volere dei suoi cittadini. La dichiarazione arriva come risposta diretta all’iniziativa russa, con l’intento di ribadire il diritto dell’Ucraina di decidere autonomamente il proprio futuro politico senza interferenze esterne.
Nel contesto delle tensioni in corso, il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha rilasciato una dichiarazione in cui avverte che se l’Ucraina dovesse continuare a colpire le infrastrutture energetiche della Russia, Mosca si riserva il diritto di non rispettare l’accordo di sospensione delle ostilità sui target energetici. La Tass riporta che entrambe le parti si accusano a vicenda di violare il cessate il fuoco su queste strutture vitali.
Le dichiarazioni di Peskov e la risposta della Casa Bianca segnano un ulteriore punto di stallo nelle complesse trattative di pace tra le due nazioni, mentre la guerra in Ucraina continua a imperversare, con pesanti ripercussioni sulle infrastrutture energetiche e sulla vita quotidiana dei civili.
