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“La neonata Sofia rapita per colpa della mamma che la consegnò alla finta infermiera Rosa Vespa”. L’accusa degli avvocati della clinica di Cosenza

Pubblicato: 02/04/2025 13:09
neonata Cosenza colpa mamma

Il rapimento della piccola Sofia, la neonata portata via da Rosa Vespa mentre era ricoverata nella clinica Sacro Cuore di Cosenza, aveva già scosso l’Italia. Ora, a distanza di due mesi e mezzo, la strategia difensiva adottata dalla struttura sanitaria rischia di suscitare ulteriore clamore. Secondo i legali della clinica, infatti, la responsabilità del rapimento non sarebbe da attribuire alla struttura, ma alla madre della bambina.
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La difesa della clinica: “Errore della madre”

Gli avvocati della società Igreco Ospedali Riuniti, che gestisce la clinica di Cosenza, sostengono che la mamma di Sofia avesse la custodia diretta della figlia e che sarebbe stata lei a consegnarla incautamente a Rosa Vespa, la donna che si era finta infermiera. Per questo, secondo la difesa, la madre avrebbe tenuto un comportamento «omissivo» rispetto alla diligenza che una persona di ordinaria prudenza avrebbe dovuto adottare.

In particolare, viene contestato il fatto che la madre non abbia verificato che la donna fosse effettivamente una puericultrice della clinica, riconoscibile da cartellino e divisa identificativa. A differenza sua, altre madri ricoverate nella struttura avevano allontanato Rosa Vespa, impedendole di avvicinarsi ai loro bambini.

La replica dei genitori: querela contro la clinica

Di fronte a queste accuse, i genitori della neonata hanno deciso di rispondere con una querela nei confronti della clinica. Il loro legale, Chiara Penna, ha dichiarato che verrà prodotta documentazione per dimostrare che le falle nei sistemi di sicurezza della struttura erano molteplici e consolidate da almeno il 2016.

Il rapimento e l’arresto della finta infermiera

I fatti risalgono al 21 gennaio, quando Rosa Vespa, travestita da infermiera, si avvicinò alla madre di Sofia, Valeria Chiappetta, sostenendo che la neonata dovesse essere sottoposta a una visita. La madre si fidò inizialmente, ma poco dopo si rese conto che qualcosa non andava e, insieme al marito Federico Cavoto, allertò le forze dell’ordine.

Grazie alle telecamere di sorveglianza, la polizia riuscì a individuare la neonata nell’abitazione di Rosa Vespa, che aveva simulato una gravidanza e finto di aver partorito un bambino maschio. La donna è stata arrestata e dovrà ora rispondere delle sue azioni di fronte alla giustizia.

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Ultimo Aggiornamento: 03/04/2025 11:44

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