
Dieci anni dopo l’assalto che vide l’intervento armato del benzinaio Graziano Stacchio, il gioielliere Roberto Zancan è stato nuovamente preso di mira. Un commando di dieci persone ha cercato di fare esplodere il caveau del suo laboratorio a Vicenza, a pochi metri dal negozio già colpito nel 2015, quando uno dei rapinatori, Albano Cassol, rimase ucciso.
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Zancan ha cercato un riparo e ha urlato ai ladri di andarsene. Ha sparato tre colpi in aria. Questa volta nessuno è stato colpito. I rapinatori, sette già all’interno e tre all’esterno, hanno iniziato la fuga. Dalla parte di Zancan si schiera senza nessun dubbio Giuseppe Cruciani. Il giornalista, ospite del collega Mario Giordano a Fuori dal coro, difende in maniera accorata il gioielliere.

Cruciani si schiera con Zancan: il video
“Ha fatto benissimo a sparare! – chiarisce subito Cruciani – Se uno viene aggredito da 10 persone all’interno della propria azienda, che corrisponde alla propria vita, fa benissimo a difendersi in tutti i modi possibili e immaginabili. Ha utilizzato delle armi possedute legalmente. Dunque ha fatto benissimo”.
"Ha fatto benissimo a sparare! Se uno viene aggredito da 10 persone nella propria azienda fa benissimo a difendersi con delle armi possedute legalmente!"
— Fuori dal coro (@fuoridalcorotv) April 9, 2025
Giuseppe Cruciani sulla legittima difesa a #Fuoridalcoro@giucruciani pic.twitter.com/etma182E3N
“Ma in questo caso lo Stato si comporta in maniera burocratica e assurda nei confronti di una persona che non ha fatto nulla. Non ha precedenti, ma semplicemente vuole difendere il suo lavoro. E ha bisogno anche delle armi per difendersi dai malviventi. E cosa fa lo Stato? Gli toglie le armi. È incredibile. La cosa sicura è che non c’è nessuna deriva autoritaria in Italia dove tutti possono fare quello che vogliono”, conclude amareggiato.