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Addio al simbolo del calcio degli anni settanta, si è spento a 76 anni

Pubblicato: 18/04/2025 16:25

L’Italia piange uno dei suoi grandi simboli sportivi lo storico portier, si è spento all’età di 76 anni, lasciando un vuoto profondo nel cuore di chi lo ha visto difendere i pali con passione, coraggio e dedizione negli anni d’oro della squadra.

Negli anni Settanta, quando il Coppi si riempiva di tifosi per seguire i derby infuocati contro l’Alessandria o la Gavinovese, era una presenza solida tra i pali: un numero uno nel senso più pieno del termine. Non solo un portiere, ma un punto di riferimento per la squadra e per l’intera comunità bianconera.

Domenighini, la carriera

Umberto Domenighini fu protagonista anche nella fase successiva, nella metà degli anni Ottanta, quando indossò ancora la maglia del Derthona per alcune partite, mentre in panchina sedeva il fratello Angelo Domenghini, ala della Nazionale italiana ai Mondiali del 1970 in Messico. Un incrocio familiare e sportivo che ancora oggi viene ricordato con affetto dagli appassionati di calcio locale.

Umberto Domenghini lascia la moglie Lina e i figli Omar e Serena. I funerali si terranno domani, venerdì 19 aprile, alle ore 11, presso il santuario della Madonna della Guardia di Tortona. La salma sarà poi traslata a Serravalle Scrivia per la cremazione.

Il Derthona, i tifosi e tutta la città lo ricordano con stima e riconoscenza. Domenghini ha lasciato il segno non solo per le sue parate, ma per la sua umanità, discrezione e stile, incarnando il vero spirito sportivo che ha fatto grande il calcio di provincia.

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