In certi momenti, la realtà si diverte a rincorrere la finzione. O forse è il contrario. Quando il mondo si è svegliato con la notizia della morte di Papa Francesco, il cordoglio globale è stato immediato, sincero, palpabile. Ma accanto al dolore e alle dirette fiume delle emittenti di tutto il mondo, è accaduto qualcosa di curioso: è esploso il caso “Conclave”.
Nessun blockbuster d’azione, nessun thriller con supereroi. A catturare l’attenzione è stato un film introspettivo, politico, cupo e sottilmente inquietante. Il lungometraggio, diretto da Edward Berger e tratto dal romanzo di Robert Harris, è un racconto che sembra anticipare gli eventi attuali: la morte di un Papa e il successivo conclave. Con un cast d’eccezione, tra cui Ralph Fiennes nei panni del Cardinale Lawrence, la pellicola esplora i giochi di potere e i segreti nascosti nelle stanze segrete del Vaticano. Un intreccio che affascina e riflette le tensioni di un’istituzione millenaria.
Nel giorno dell’annuncio, le visualizzazioni su Amazon Prime sono schizzate alle stelle, con un incremento del 283% secondo Luminate. In sole 24 ore, Conclave ha accumulato 1,8 milioni di minuti visti, triplicati il giorno successivo a 6,9 milioni. Un fenomeno che dimostra come la fiction possa rispecchiare e amplificare le emozioni del presente. Non solo Conclave. Anche “I Due Papi”, diretto da Fernando Meirelles, ha conosciuto un’impennata di interesse. Questo film, che immagina un dialogo tra Papa Benedetto XVI e il futuro Papa Francesco, ha visto le sue visualizzazioni su Netflix aumentare del 417% rispetto al giorno di Pasqua, con 1,6 milioni di minuti visti in un solo giorno.
In Italia, Conclave non è ancora disponibile in chiaro, ma può essere noleggiato o acquistato su Prime Video, Apple TV+ e Timvision. Dal 5 maggio, sarà anche su Sky Primafila. Questo successo cinematografico dimostra come il cinema possa diventare una lente attraverso cui osservare e comprendere i cambiamenti del nostro tempo. In un momento di transizione per la Chiesa, le storie raccontate sul grande schermo ci offrono una prospettiva unica e, a volte, profetica.
