È stato un momento solenne, toccante, di grande carica simbolica. Ma anche in un’occasione del genere, gli occhi attenti (e affilati) dei social non perdonano. Durante il discorso in Aula alla Camera per ricordare Papa Francesco, la premier Giorgia Meloni ha pronunciato parole sincere e profonde, ma un dettaglio ha inevitabilmente rubato parte della scena.
«Il mondo ricorderà Papa Francesco come il Papa della gente», ha detto la premier Giorgia Meloni durante la commemorazione del Santo Padre alla Camera. Papa Francesco «non ha smesso di invocare la pace, la fine delle guerre che finiscono l’umanità, dalla martoriata Ucraina al Medio Oriente, passando per il Sael, lo ha fatto anche quando sapeva che alcuni avrebbero potuto non capire e che le sue parole potevano essere travisate e strumentalizzate. Ma i suoi molteplici appelli alla pace oggi sono ulteriore monito alla responsabilità». Il defunto Papa «diceva che la diplomazia è un esercizio di umiltà, perché richiede di sacrificare un po’ dell’amor proprio per comprendere le ragioni e il punto vista dell’altro. Un insegnamento che intendiamo coltivare».
Frasi bellissime, un discorso intenso. Gli occhi del pubblico però si sono concentrati su un dettaglio estetico della presidente del consiglio: la ricrescita bianca, ben visibile, tra i suoi capelli scuri. E sui social è subito partita la giostra dei commenti. Per carità, niente body shaming. Qui non si giudica l’aspetto, ma si prende atto di quanto l’immagine pubblica, oggi più che mai, venga passata ai raggi X in tempo reale. La ricrescita della premier non è una novità assoluta (era già stata notata in passato), ma stavolta il contrasto appariva particolarmente marcato. Complice forse la luce dell’aula, o magari la scelta dell’acconciatura. Ma soprattutto, complice il contesto.
Perché l’assenza di un ritocco può diventare un segnale. C’è chi ci ha letto un “messaggio di autenticità”, chi invece una semplice questione di tempo: troppo presa da impegni istituzionali, troppo coinvolta nel lutto collettivo per occuparsi del parrucchiere. E in effetti, i ritmi di queste giornate sono stati tutt’altro che ordinari. Del resto, Meloni, lo dicevamo, ha voluto rendere omaggio a Papa Francesco con parole dense, che hanno colpito anche i più scettici: «È stato il papa degli ultimi, degli invisibili, dei poveri, delle periferie fisiche ed esistenziali», ha detto, sottolineando come il Pontefice argentino «ha restituito voce a chi non l’aveva, anche rompendo gli schemi, perché diceva ‘non devi avere paura di andare controcorrente se devi fare una cosa buona’».
Un ritratto personale e politico, nel quale Meloni ha rivendicato il senso di una guida che ha saputo affrontare sfide senza precedenti: «Ha vissuto quella che lui stesso ha definito non già un’epoca di cambiamenti, ma un vero e proprio cambio d’epoca… un’esperienza che investe ogni livello della vita dell’uomo: quello religioso, quello sociale, quello politico». Parole potenti, che miravano a trasmettere un legame autentico, quasi intimo con la figura del Pontefice. Ma i social, si sa, non si fermano alla sostanza. Così, tra un tweet commosso e un commento sul significato del “cambio d’epoca”, c’è chi ha fatto notare — con ironia, ma anche una certa dose di attenzione estetica — il contrasto capillare.
C’è chi ha scritto: “Meloni visibilmente provata… anche dal parrucchiere in sciopero?”, e chi invece ha twittato: “La ricrescita della Meloni è l’unico dettaglio umano in un discorso tutto istituzionale”. Il che, volendo, può anche essere un complimento. In un’epoca in cui l’immagine è comunicazione, e ogni inquadratura fa notizia, anche la trascuratezza può diventare “notiziabile”. Ma forse, stavolta, è anche una testimonianza involontaria di quanto anche chi governa sia trascinato nel turbinio degli eventi. Una premier che omaggia un Papa amato e carismatico, sì, ma anche una donna che, forse, ha lasciato indietro il ritocco per concentrarsi sull’essenziale.
In fondo, è anche questo il “principio di realtà” evocato dalla stessa Meloni nel suo intervento: «Tentare di essere all’altezza di questo insegnamento è il nostro modo di dire grazie a questo straordinario uomo e Pontefice… A Dio, Papa Francesco». E allora sì: anche con la ricrescita. Anche così, la politica resta umana.