
Sotto traccia ma con crescente intensità, si muovono le diplomazie internazionali in vista della giornata del 26 aprile, quando si terranno i funerali di Papa Francesco. A catalizzare l’attenzione non è solo l’evento in sé, ma anche la presenza annunciata di Donald Trump, pronto a sbarcare a Roma insieme alla moglie Melania il giorno prima, venerdì 25.
Nonostante la sobrietà dell’occasione, molti leader mondiali starebbero cercando un’occasione, anche breve, per scambiare qualche parola con l’ex presidente americano. I suoi spostamenti sono scanditi dai piani di volo della Federal Aviation Administration, da cui si evince che l’Air Force One ripartirà per gli Stati Uniti già nella giornata di sabato, ma con un margine sufficiente – tra fuso orario e tempi tecnici – per ritagliare alcuni incontri.

Mentre da parte italiana si è ribadito che non sono previsti vertici ufficiali, Trump ha dichiarato apertamente: «Avrò diversi incontri», pur evitando di specificare con chi. Una dichiarazione che non ha stupito gli osservatori, già da giorni attenti ai movimenti di ambasciatori e funzionari, tra messaggi riservati e tentativi di contatto tra governi.
Uno dei nomi in cima alla lista è quello di Emmanuel Macron, che vanta con Trump una relazione diretta e frequente. Il leader francese punta a ritagliarsi un ruolo chiave nella trattativa sull’Ucraina e sul delicato tema dei dazi, un dossier sempre caldo nei rapporti transatlantici.
Anche Keir Starmer, primo ministro britannico, potrebbe ottenere un momento di confronto, forte del legame storico tra Londra e Washington. Tra i possibili interlocutori, spunta anche Javier Milei, presidente argentino, uno dei pochi leader invitati personalmente da Trump alla sua inaugurazione.
Più complessa la posizione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, interessato a un faccia a faccia, ma frenato dal suo entourage, memore del brusco confronto avuto con Trump a febbraio. Sullo sfondo, è da escludere ogni contatto con le delegazioni di Russia e Cina, così come con Giappone e Corea del Sud, presenti solo a livello ministeriale.
E Giorgia Meloni? Ufficialmente non ci sarà un incontro bilaterale, ma non si esclude una breve interazione non formale, un possibile momento di raccordo in un’agenda piena, ma aperta a sorprese.