L’Italia si trova in queste ore sotto l’influenza di tre distinti vortici ciclonici provenienti dal Nord Atlantico, che stanno condizionando il meteo con una serie di temporali, vento forte e calo termico. La situazione, spiegano gli esperti, è legata all’assenza dell’alta pressione, che sta lasciando spazio alle perturbazioni atlantiche in discesa lungo l’Europa centro-occidentale.
Secondo le analisi di Andrea Garbinato, esperto meteorologo, l’Anticiclone delle Azzorre rimane lontano dalla scena mediterranea, posizionato tra le isole dell’Atlantico. Questo assetto consente a una sequenza di tre vortici di muoversi lungo un asse nordovest-sudest, portando instabilità diffusa da Nord a Sud.
Il primo dei tre fronti ha già colpito il Nord-Ovest, spostandosi ora verso le regioni centrali e meridionali, dove sono attesi forti rovesci. Le previsioni parlano di temporali intensi su Nord-Est, Centro e Sud peninsulare, con venti di burrasca soprattutto sulla Sardegna e un ritorno della neve sulle Alpi.
Il secondo vortice, previsto tra il 24 e il 25 aprile, scivolerà velocemente dalla Germania verso i Balcani, coinvolgendo marginalmente anche l’Italia. Durante la Festa della Liberazione, sono previsti temporali al mattino sul Nord-Est e piogge diffuse nel pomeriggio su Marche, Centro Italia e Puglia. Altrove, invece, non mancheranno ampie schiarite.
Il terzo e ultimo vortice dovrebbe arrivare nel weekend, con traiettoria attesa sull’ovest della Penisola. Le zone più colpite saranno l’arco alpino occidentale nella prima parte della giornata di domenica e, nel pomeriggio, Liguria, Toscana, Lazio e Sardegna. Nel resto d’Italia prevarranno condizioni di tempo asciutto e soleggiato.
Nonostante il ritorno del sole, le temperature resteranno sotto la media stagionale, con massime raramente oltre i 25°C. Un dato in controtendenza rispetto agli ultimi anni, segnati da ondate di caldo precoce già a marzo o inizio aprile.
Questa fase concluderà uno degli aprili più freddi e piovosi dell’ultimo periodo in Italia. A livello globale, però, il mese rimane tra i più caldi registrati, con un’anomalia positiva di temperatura secondo le analisi ECMWF. Il 2025, a quanto pare, si sta già candidando per essere tra gli anni più roventi di sempre.