Una nuova scossa di terremoto ha fatto tremare la terra nella serata di giovedì, generando preoccupazione tra i residenti. Erano le 22:26 quando il sisma è stato avvertito chiaramente in diverse abitazioni, provocando paura e un rapido scambio di messaggi sui social. Molti si sono riversati in strada o si sono affacciati alle finestre per capire cosa stesse succedendo, in attesa delle conferme ufficiali sulla magnitudo del fenomeno.
Nonostante l’intensità relativamente contenuta, l’episodio ha riacceso i timori di chi vive in un’area già da tempo interessata da uno sciame sismico costante. La scossa è stata preceduta, nella stessa giornata, da un altro evento tellurico più lieve, di magnitudo 2.0, avvertito nelle prime ore del mattino. La popolazione è tornata a fare i conti con l’ansia legata al bradisismo e all’attività vulcanica della zona.
L’epicentro è stato localizzato ai Campi Flegrei, in particolare nella zona di Arco Felice, frazione del comune di Pozzuoli. A confermarlo è stata una nota ufficiale diffusa dal Comune: “L’Osservatorio Vesuviano ha comunicato l’accadimento di un evento sismico di magnitudo 2.1 ± 0.3 alle 22:26 locali, alla profondità di 2,4 km”, si legge nel comunicato. Il terremoto potrebbe essere stato accompagnato da un boato, come spesso accade in queste aree ad alta attività vulcanica.
Il fenomeno rientra nel quadro del bradisismo flegreo, un lento sollevamento del suolo dovuto alla pressione dei gas sotterranei che da anni interessa l’area. Sebbene la scossa sia stata di bassa intensità, la sua percezione è stata particolarmente forte a causa della profondità ridotta dell’evento sismico. Alcuni cittadini hanno riferito di aver sentito tremare mobili e finestre, ma al momento non risultano danni a persone o strutture.
Il monitoraggio della zona resta costante. Le autorità invitano i cittadini a mantenere la calma e a seguire le indicazioni ufficiali in caso di nuovi eventi. Intanto, cresce la richiesta di maggiore attenzione e risorse per la sicurezza del territorio, che continua a convivere con l’attività geologica.