
Un improvviso allarme It-Alert ha fatto sobbalzare migliaia di cittadini romani poco dopo le 13. Il messaggio, accompagnato da un forte suono, è comparso sugli smartphone di molti, scatenando ansia e preoccupazione. Leggi anche: Si spegne il tondo di Papa Francesco! Ecco che cosa è successo
Un messaggio che genera confusione
Molti cittadini hanno inizialmente temuto il peggio: alcuni hanno pensato a un terremoto, altri a un grave incidente. Altri ancora si sono affrettati a cercare conferme su eventuali emergenze attraverso i social network e i media locali. I primi momenti dopo l’allarme sono state segnate da disorientamento e preoccupazione diffusa. Invece l’avviso serviva solo a comunicare un’informazione logistica. Piazza San Pietro chiuderà oggi alle ore 17. La disposizione riguarda l’ultimo saluto a papa Francesco.
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In diverse zone della città, i residenti sono scesi in strada per cercare informazioni, mentre le chiamate ai numeri di emergenza hanno registrato un picco. In molti casi, però, i centralini non hanno potuto fornire dettagli immediati, contribuendo a un clima di incertezza.

Le polemiche sull’uso di It-Alert
L’invio del messaggio tramite il sistema It-Alert, solitamente riservato a gravi emergenze, ha scatenato una pioggia di critiche. L’obiettivo era evitare disordini e garantire ordine pubblico. Ma l’effetto è stato opposto. Tante persone si sono sentite disorientate. Molti utenti si sono riversati sui social per esprimere il proprio disappunto, ritenendo l’uso di questo strumento eccessivo per un avviso di natura non urgente.
“Ma vi pare un uso corretto di questo strumento?”, ha scritto un utente su Twitter, riassumendo il sentimento diffuso tra la popolazione. Al momento, la protezione civile non ha rilasciato commenti ufficiali, ma sembra considerare l’invio del messaggio una scelta necessaria per garantire ordine pubblico e informare tempestivamente la cittadinanza.
La risposta
Il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, ha provato a chiarire: “L’afflusso dei fedeli è tale che con questa velocità non è possibile consentire a tutti di raggiungere piazza San Pietro. Il messaggio, concordato con Prefettura e Questura, era necessario per trasmettere questa importantissima notizia non solo a chi è in fila, ma anche a chi si sta apprestando a raggiungere la zona”.
La necessità di comunicazioni più efficaci
Questa vicenda evidenzia l’importanza di utilizzare canali di comunicazione adeguati e toni meno allarmanti per messaggi che non riguardano situazioni di pericolo imminente. Il rischio, infatti, è quello di generare panico ingiustificato, ottenendo l’effetto opposto rispetto all’obiettivo iniziale.
Intanto, migliaia di cittadini continuano a interrogarsi sull’accaduto, chiedendo maggiore chiarezza e una migliore gestione di simili situazioni in futuro. I sistemi di allerta devono essere efficaci e credibili, per evitare che eventuali veri pericoli vengano sottovalutati.