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Catania, Annamaria lancia la figlia neonata dal balcone: aveva subito due Tso

Pubblicato: 30/04/2025 15:01
Catania lancia figlia balcone

Una tragedia inaudita ha scosso nella giornata di oggi il comune di Misterbianco, in provincia di Catania, dove una bambina di sette mesi, Maria Rosa, ha perso la vita in circostanze che stanno lasciando sgomenta l’intera comunità. Secondo quanto finora emerso, la piccola sarebbe stata lanciata dal balcone dalla madre, Annamaria Geraci che è stata subito fermato dai carabinieri.

L’episodio si è consumato in pochi attimi, ma il suo impatto emotivo e sociale è destinato a lasciare un segno profondo. Sul luogo della tragedia è intervenuto tempestivamente anche il personale sanitario del 118, ma per la piccola non c’è stato nulla da fare: è morta sul colpo a causa delle gravi lesioni riportate nella caduta.

Bambina di pochi mesi muore in strada: arrestata una donna

Secondo una prima ricostruzione, ancora in fase di accertamento da parte degli investigatori, la neonata sarebbe stata scaraventata nel vuoto dalla finestra di un appartamento situato ai piani alti di un palazzo residenziale. L’impatto con l’asfalto è stato violentissimo e ha provocato la morte immediata della piccola.

I carabinieri, giunti sul posto in pochi minuti, hanno bloccato e preso in custodia la donna, ancora presente nell’appartamento. Al momento non è chiaro se si tratti della madre biologica o di un’altra figura familiare. Gli inquirenti stanno infatti procedendo con l’identificazione e il rilevamento di ogni elemento utile a chiarire il movente e la dinamica dell’accaduto. A quanto pare la famiglia era seguita dai servizi sociali: la donna aveva sofferto di forti crisi depressive ed era stata sottoposta anche a due Tso. “Era seguita dai servizi sociali, dall’Asp, dal Tribunale. La famiglia le stava sempre accanto, come il marito”, hanno spiegato.

L’area è stata transennata e sottoposta a rilievi da parte del nucleo investigativo, mentre nel quartiere si è radunata una piccola folla di residenti e passanti, scioccati da quanto appena accaduto.

La Procura apre un’inchiesta per omicidio

Immediatamente dopo il fatto, la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per far luce sulla vicenda. Gli inquirenti ipotizzano al momento il reato di omicidio volontario, ma ogni dettaglio resta sotto esame. Gli accertamenti includeranno anche una valutazione psichiatrica della donna, che secondo alcune testimonianze raccolte sul posto appariva in uno stato confusionale.

Gli inquirenti stanno inoltre ascoltando alcuni testimoni, tra cui vicini di casa e familiari, per comprendere se vi fossero stati segnali preoccupanti nelle ore o nei giorni precedenti alla tragedia. Gli elementi raccolti finora saranno oggetto di un’analisi approfondita da parte degli organi giudiziari e potrebbero contribuire a delineare un quadro più preciso della vicenda.

Uno shock per la comunità locale

Il comune di Misterbianco è stato travolto da una ondata di sgomento e dolore. L’assurdità del gesto, l’età della vittima e la rapidità con cui tutto si è consumato hanno lasciato i cittadini in uno stato di incredulità. In molti hanno assistito alle fasi successive al tragico evento, vedendo i sanitari tentare invano di salvare la neonata.

In queste ore, il sindaco della cittadina ha espresso il proprio cordoglio, annunciando la possibile proclamazione di un lutto cittadino. La tragedia ha acceso i riflettori anche sul tema della salute mentale, della solitudine familiare e dei rischi che possono derivare da situazioni di disagio trascurate.

Indagini in corso e attesa per gli sviluppi

La donna è stata accompagnata in caserma e sarà probabilmente interrogata nelle prossime ore, alla presenza di un avvocato e con il supporto di uno specialista se necessario. L’autopsia sul corpo della neonata, disposta dalla Procura, sarà effettuata nei prossimi giorni per confermare la causa del decesso e ricostruire la dinamica precisa della caduta.

Nel frattempo, gli inquirenti stanno cercando di stabilire se la donna abbia agito da sola o se vi fossero altre persone nell’appartamento al momento del fatto. Ogni pista resta aperta e l’intero impianto investigativo è ancora in fase preliminare.
La donna soffriva di problemi psicologici aggravati da una depressione post partum. Per questo era seguita da un amministratore di sostegno. Trasportato in ospedale per cure anche il marito, probabilmente per un malore.

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Ultimo Aggiornamento: 30/04/2025 17:36

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