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Liliana Resinovich, la svolta è nei telefoni: “Emergono nuovi dati”

Pubblicato: 30/04/2025 21:56

«Seguivo la vicenda già prima che Visintin fosse indagato. Ora, con i nuovi sviluppi, stiamo aspettando di poter visionare tutto il materiale raccolto». A dirlo è Michele Vitiello, esperto di informatica forense, tra i consulenti nominati dalla difesa di Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, la 63enne trovata morta nel gennaio 2022 in un’area verde a Trieste, un mese dopo la sua scomparsa. Visintin è attualmente indagato con l’accusa di omicidio.

“Le tecnologie attuali consentono analisi più approfondite”

Vitiello spiega che sarà possibile esaminare ogni elemento multimediale del caso: «Qualsiasi accertamento sui cellulari di Liliana, di Visintin o di Sterpin, sulle celle, tabulati, videosorveglianza: potremo assistere e fare le nostre analisi». La Procura ha dato incarico a un proprio consulente per nuove verifiche sui telefoni, con operazioni in programma dal 9 maggio.

«Si procederà con un’estrazione forense Full File System – aggiunge – che consente il recupero anche dei dati cancellati, cosa che non era possibile con gli strumenti disponibili tre anni fa». Le vecchie copie permettevano solo il salvataggio dei file visibili, mentre le nuove tecnologie potrebbero svelare messaggi, ricerche o attività finora ignote.

“Sui cellulari possono esserci le risposte”

Vitiello precisa che «le difficoltà non dovrebbero essere molte, i dispositivi sono stati conservati dalla polizia giudiziaria». Al contrario, la GoPro di Visintin non sarà rianalizzata, poiché la copia forense fatta all’epoca risulta ancora oggi completa. Ma nel campo della mobile forensics, osserva, «i progressi recenti ci permettono oggi di ottenere risultati prima impensabili».

Quanto alle novità investigative, l’informatico sottolinea: «Potrebbero emergere elementi mai visti, ad esempio i ‘famosi’ passi registrati dal cellulare di Liliana». E sul presunto video dell’uomo con la coppola nella zona del ritrovamento del corpo, Vitiello risponde: «Nei documenti ufficiali non se ne parla. Ma se esistesse, si dovrebbe fare una comparazione antropometrica o fotografica per accertare identità e movimenti».

“Ho lavorato anche ai casi Orlandi, Pipitone e Mottarone”

Vitiello non è nuovo a casi complessi. «Per Emanuela Orlandi feci un’analisi fonica sulla voce dell’“Americano”». Per Denise Pipitone, ha ripulito intercettazioni ritenute inascoltabili: «C’erano frasi importanti, ma purtroppo troppo vecchie per aprire nuove indagini». Sul caso del Mottarone, è stato consulente della Procura: «Ci sarà il processo, quindi non posso ancora parlarne».

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