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Francesco Diviesti, scomparso e trovato carbonizzato: “L’atroce sospetto sul quel corpo”

Pubblicato: 01/05/2025 11:15
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La Direzione Distrettuale Antimafia di Bari ha iscritto cinque persone nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio aggravato da finalità mafiose. Si tratta di tre uomini di Barletta, uno di Minervino Murge e un cittadino albanese. Le indagini sono coordinate dal pm Ettore Cardinali e condotte dalla squadra mobile di Andria.

È stata anche sequestrata una villa nelle vicinanze del luogo del ritrovamento. All’interno, gli investigatori hanno raccolto documenti e oggetti ritenuti rilevanti. Ma la vera conferma sull’identità della vittima arriverà solo dopo l’autopsia, che sarà eseguita dalla dottoressa Sara Sablone presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari.

Gli ultimi movimenti e i sospetti

Francesco, padre di un bimbo di otto anni e incensurato, era uscito di casa la sera del 25 aprile. Le ultime immagini lo ritraggono intorno a mezzanotte mentre entra nell’attività in cui lavora con il padre per posare il monopattino. Dopo quel momento, il suo telefono risulta spento.

Le indagini si concentrano anche su due episodi sospetti: una rissa con un quarantenne nei pressi della basilica del Santo Sepolcro e un’altra lite avvenuta nei giorni precedenti. «Alcuni Comuni hanno spento gli apparati, assumendosi una grande responsabilità», ha commentato Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona, facendo eco alla necessità di chiarezza.

Un sinistro legame con un altro caso

Il caso richiama alla mente la scomparsa di Michele Cilli, sparito sempre a Barletta nel gennaio 2022. I due, secondo la famiglia, erano solo conoscenti, ma sui social è riemersa una foto che li ritrae insieme in una pizzeria. Un dettaglio che, alla luce della tragica sorte di entrambi, non può non colpire.

Intanto gli inquirenti stanno acquisendo tabulati telefonici e dati sugli spostamenti per ricostruire le ultime ore di Francesco. L’inchiesta prosegue, ma per ora resta l’attesa: quella di un’autopsia che possa finalmente fare chiarezza.

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