
Dopo lunghe e complesse operazioni di ricerca, è stato finalmente ritrovato il corpo dell’uomo inghiottito da una voragine che si era aperta improvvisamente sotto il suo camion lo scorso 28 gennaio. Il cedimento stradale aveva fatto temere il peggio fin da subito, ma le condizioni critiche del terreno hanno reso particolarmente difficile l’intervento dei soccorritori.

La tragedia a Yashio, a nord-est di Tokyo
L’incidente è avvenuto nella città di Yashio, situata a nord-est della capitale Tokyo, in Giappone. La vittima è un autotrasportatore di 74 anni, rimasto intrappolato nella cabina del proprio mezzo mentre la strada crollava sotto di lui. Secondo quanto riferito dalle autorità locali, la voragine si sarebbe originata a causa della rottura di una condotta fognaria che convogliava le acque reflue verso un impianto di trattamento.
Il cratere, inizialmente contenuto, si è successivamente allargato raggiungendo 40 metri di diametro, pari all’estensione di una piscina olimpionica. A peggiorare la situazione, un ulteriore cedimento ha reso l’area instabile, rallentando i lavori di recupero per il timore che il terreno potesse cedere ancora.
I vigili del fuoco locali, dopo il ritrovamento, hanno confermato il decesso dell’uomo: “Abbiamo trovato un uomo all’interno della cabina del camion e ne abbiamo constatato il decesso, dopodiché abbiamo trasmesso l’accaduto alla polizia”.
L’addio del figlio e il dramma delle voragini
A esprimere il dolore della famiglia è stato uno dei figli dell’autotrasportatore, che ha affidato il suo ricordo a una dichiarazione pubblica: “Fino alla fine della sua vita mio padre, che aveva un cuore forte, deve aver sperato di tornare a casa vivo, combattendo contro la paura e il dolore, e questo mi fa sentire una stretta al cuore. Non riesco a credere o ad accettare il fatto che mio padre, amato da tutti, sia improvvisamente scomparso”.
Il caso ha riportato l’attenzione sul fenomeno delle voragini stradali in Giappone, in preoccupante aumento: secondo dati riportati dal Japan Times, nel 2022 se ne sono registrate oltre 10mila, molte delle quali collegate a infrastrutture fognarie urbane obsolete o danneggiate. Un episodio simile si era verificato nel 2016 a Fukuoka, dove una strada era sprofondata per cause simili, fortunatamente senza vittime.