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La furia di Monica Setta: “Adesso ho davvero paura”

Pubblicato: 03/05/2025 13:50

Non è la prima volta che Monica Setta si trova a dover fare i conti con lo sguardo deformante dello schermo. Ma questa volta è diverso. Una sera, accende la televisione, forse distrattamente, forse perché qualcuno le ha detto di farlo. E mentre lo studio si colora di luci e battute, vede se stessa. O meglio: qualcosa che dovrebbe essere lei. Si guarda, ma non si riconosce. C’è qualcosa che stride, che colpisce sotto pelle, un tono, un gesto, un trucco marcato con eccesso. Ride il pubblico, ride anche chi non sa nulla di lei. E in quel momento, Monica capisce che la risata può diventare una lama, che certe immagini, una volta innescate, non si controllano più. Nei giorni seguenti, il telefono vibra senza sosta, i commenti si moltiplicano, alcuni ironici, altri velenosi, troppi apertamente violenti. Non c’è più differenza tra il personaggio e la persona. Solo una distorsione che prende vita da sola.

“Sembro l’Incredibile Hulk”

La conduttrice televisiva ha spiegato, in un’intervista a Vanity Fair, i motivi per cui non ha apprezzato il modo in cui è stata rappresentata dall’attrice comica Giulia Vecchio durante Gialappashow: “Sembro l’Incredibile Hulk. Milly Carlucci è stata proposta in maniera molto morbida e deliziosa, mentre io, che in realtà sono molto minuta e ho il 38 di piede, appaio in maniera volgare. Mi hanno messo il naso adunco – che non ho –, mi hanno invecchiata e imbruttita. Sembro un mostro”.

“Ho avuto paura, ho fatto un esposto”

Ma il punto più delicato riguarda le conseguenze online. Setta denuncia di aver ricevuto minacce gravi sui social: “Gente che mi diceva che faccio schifo, che sembro una trans, che devo morire”. Parole che l’hanno spinta a presentare un esposto alla squadra mobile della Questura di Roma, per tutelarsi da quella che considera una vera campagna d’odio.

“Non è più satira, è diffamazione”

Pur affermando di non essere contraria alla satira – “Sono convinta che faccia bene e che sia nata per dare fastidio e lasciare spiazzati” – Setta sottolinea la differenza tra una caricatura intelligente e una rappresentazione lesiva: “Che bisogno c’è di diffamare la mia attività mettendo i piedi in faccia agli intervistati, quasi a dire che le mie interviste vengono fatte con i piedi? Spacciando, poi, donne comuni per vip: questa non è più satira, ma diffamazione”.

Infine, la conduttrice chiarisce: nessuna richiesta di censura, nemmeno nei confronti di Gialappashow e dei Gialappi. “Non la chiederei per nessuno, soprattutto per dei professionisti veri come loro”.

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Ultimo Aggiornamento: 03/05/2025 14:04

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