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“Boom clamoroso”. Sondaggi politici, c’è chi vola e chi invece rosica

Pubblicato: 05/05/2025 23:41

Le preferenze degli elettori italiani, se si votasse oggi, mostrano un panorama politico in lieve mutamento. I dati raccolti nell’ultima rilevazione indicano un piccolo ma significativo spostamento degli equilibri tra le principali forze politiche. Il partito di governo rimane in testa, ma accusa una lieve flessione, mentre il principale partito di opposizione guadagna terreno. Una dinamica che, se confermata nelle prossime settimane, potrebbe segnare un cambio di passo nelle strategie delle formazioni in vista delle prossime scadenze elettorali.

Nonostante il calo, il partito guidato da Giorgia Meloni mantiene saldamente la prima posizione. Il consenso si attesta al 30,1%, in leggera discesa di 0,2 punti percentuali rispetto alla settimana precedente. Un dato che, pur non mettendo in discussione la leadership del centrodestra, viene letto con attenzione dai principali osservatori.

Cresce il Partito Democratico, in calo gli alleati di governo

Sul fronte opposto, il Partito Democratico mostra un avanzamento costante. Con un incremento dello 0,5%, i dem salgono al 22,5%, consolidando il loro ruolo di prima forza di opposizione. Questo trend positivo contrasta con l’andamento degli altri partiti principali, che invece perdono terreno.

Tra questi, il Movimento 5 Stelle, sotto la guida di Giuseppe Conte, scende al 12,2%, lasciando sul campo uno 0,2%. Calo analogo per la Lega di Matteo Salvini, che ora si attesta all’8,6%, seguita da Forza Italia, anch’essa in flessione dello 0,3%, con un consenso che si ferma all’8,4%. Una situazione che potrebbe suggerire una fase di ripensamento all’interno della coalizione di centrodestra.

Frazioni minori e movimenti in crescita

In controtendenza rispetto al calo dei grandi partiti, l’alleanza tra Verdi e Sinistra guadagna consensi, salendo al 6,4%. Più distanziate le forze centriste e liberali: Azione si colloca al 3,5%, mentre Italia Viva raccoglie il 2,8%. A chiudere il quadro: +Europa con l’1,7% e Noi Moderati, stabile all’1%.

Il quadro politico, dunque, resta fluido, con i principali schieramenti chiamati a interpretare segnali deboli ma significativi. Le prossime settimane, in vista delle elezioni europee, potrebbero rivelarsi decisive per confermare o invertire questi trend.

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