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Latte ritirato, è allarme contaminazione: coinvolti ben 7 marchi

Pubblicato: 05/05/2025 18:24

Negli ultimi giorni è scattato un nuovo allarme alimentare che ha coinvolto numerosi supermercati italiani. La vicenda riguarda il ritiro precauzionale di diversi lotti di latte intero pastorizzato ad alta temperatura, confezionato in uno stabilimento situato in Veneto, ma distribuito su larga scala in varie regioni del Paese. La causa? La possibile presenza di corpi estranei riconducibili a frammenti di gomma, provenienti con ogni probabilità da una guarnizione danneggiata all’interno di un impianto di lavorazione.

L’intervento si è reso necessario per garantire la sicurezza dei consumatori, anche in assenza – finora – di segnalazioni ufficiali di casi problematici. Il latte ritirato è stato venduto in bottiglie di plastica da un litro, e molti punti vendita hanno invitato i clienti a restituire eventuali confezioni acquistate per ottenere rimborso o sostituzione, anche senza scontrino.

Coinvolti sette marchi italiani

Il primo richiamo, diramato nei giorni scorsi, ha riguardato prodotti commercializzati con nomi differenti, nonostante la comune origine industriale. In particolare, sono stati segnalati lotti con date di scadenza comprese tra il 15 e il 17 maggio 2025, distribuiti con i marchi Polenghi LombardoMukki e Latteria Soresina.

Pochi giorni dopo, un secondo avviso analogo ha coinvolto ulteriori brand: Latte VeronaFior di MasoGiglio e Cappuccino Lovers. Anche in questo caso, si parla di bottiglie provenienti dallo stesso stabilimento veneto, e il problema tecnico è stato ricondotto alla rottura di un componente dei silos di conservazione, che avrebbe potuto rilasciare piccolissime particelle di gomma nelle bottiglie.

“Nessun rischio concreto”, rassicurano i produttori

A intervenire per chiarire la situazione è stato Angelo Mastrolia, presidente del gruppo che controlla l’impianto produttivo interessato: “Potrebbero esserci stati residui infinitesimali di gomma, inferiori al millimetro, ma al momento non si registrano effetti sulla salute”. La misura, precisa, è stata presa per pura precauzione.

Il parere dell’esperto

A rassicurare ulteriormente è Agostino Macrì, docente ed esperto di sicurezza alimentare: “È importante vedere il lato positivo di questi ritiri. Sono misure previste dalla normativa europea per garantire che il consumatore sia sempre tutelato. L’autocontrollo da parte delle aziende è fondamentale, così come la tracciabilità dei materiali impiegati”.

Macrì ricorda inoltre che simili precauzioni valgono per molti alimenti confezionati, e che eventuali anomalie, come muffe o insetti, sono da considerarsi segnali di cattiva conservazione, non necessariamente di pericolo strutturale nella filiera.

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