
A partire da giugno, alcuni pensionati italiani noteranno una riduzione dell’importo mensile della propria pensione. L’annuncio è arrivato direttamente tramite una circolare dell’Inps e, pur non trattandosi di un vero e proprio taglio, la notizia ha suscitato le prime perplessità. La misura prevede una trattenuta che durerà fino al mese di settembre, destinata a recuperare somme percepite in eccesso negli anni precedenti.
Non tutti i pensionati sono coinvolti
È importante precisare che non tutti i pensionati saranno interessati. La trattenuta riguarda soltanto coloro per i quali, secondo i controlli effettuati dall’Istituto nazionale di previdenza sociale, sono state applicate detrazioni fiscali errate rispetto al reddito effettivamente dichiarato. In pratica, si tratta di un’operazione di rettifica derivante da verifiche incrociate tra i dati fiscali e previdenziali, già prevista dalle regole interne dell’ente.

A comunicarlo è stata la stessa Inps, in concomitanza con la pubblicazione del calendario dei pagamenti delle pensioni di maggio. Le somme sono disponibili dal 2 del mese, presso uffici postali e sportelli bancari. L’invito rivolto ai pensionati è quello di controllare attentamente l’importo riportato sul cedolino, disponibile anche online nell’area riservata del sito ufficiale. Una verifica puntuale potrà aiutare a comprendere l’entità della trattenuta e i motivi del ricalcolo.
Trattenute leggere ma non trascurabili
Nel complesso, l’importo del recupero non dovrebbe superare i 200 euro, distribuiti su quattro mensilità. Ciò significa una diminuzione di circa 50 euro al mese, una cifra che può sembrare contenuta ma che rischia comunque di incidere su bilanci familiari già messi alla prova da inflazione e rincari generalizzati.
L’Inps ha chiarito che si tratta di una misura necessaria e circoscritta nel tempo, mirata a garantire equità tra i trattamenti previdenziali. Tuttavia, non si esclude che possano emergere malumori o richieste di chiarimenti da parte degli interessati, specie tra coloro che non erano a conoscenza di errori nei conteggi precedenti.
Resta dunque fondamentale monitorare il cedolino nei prossimi mesi e, in caso di dubbi, rivolgersi ai canali ufficiali dell’ente per ottenere informazioni dettagliate sulla propria posizione contributiva.