Al via il Conclave oggi, il momento tanto atteso per eleggere il successore di Papa Francesco. La prima fumata, che probabilmente sarà nera, è prevista per le 19:00. A partire da giovedì, le fumate avranno luogo anche al mattino, dopo le 10:30 e dopo le 12, e nel pomeriggio intorno alle 17:30 e 19:00. A comunicarlo è stato il direttore della sala stampa vaticana, che ha delineato i tempi e le modalità del voto.
Le modalità di svolgimento del Conclave sono stabilite dalla Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, promulgata da Giovanni Paolo II nel 1996 e aggiornata successivamente da Benedetto XVI nel 2013 con la lettera apostolica Motu Proprio Normas Nonnullas, in seguito alla sua storica decisione di dimettersi. Le regole fondamentali, che guideranno i cardinali durante il loro compito di eleggere il nuovo Successore di Pietro, sono ben definite.
Il giorno di inizio del Conclave, tutti i cardinali elettori parteciperanno alla messa votiva Pro eligendo Papa. La cerimonia si terrà la mattina a San Pietro, presieduta dal decano del Collegio cardinalizio Giovanni Battista Re. Nel pomeriggio, i cardinali si recheranno in processione solenne verso la Cappella Sistina, accompagnati dal canto del “Veni Creator”, per invocare l’assistenza dello Spirito Santo. La Cappella Sistina rimarrà “assolutamente riservata” durante l’intero periodo del Conclave, con severi controlli per evitare l’installazione di apparecchiature di registrazione o trasmissione.
Una volta giunti nella Cappella Sistina, i cardinali emetteranno il giuramento di fedeltà. Successivamente, monsignor Diego Ravelli, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, intimerà l’extra omnes, intimando a tutti gli estranei di lasciare la Cappella, che sarà poi chiusa per garantire la segretezza dei lavori. Questo segreto è fondamentale e viene vigilato dal Cardinale Camerlengo e dai tre Cardinali Assistenti.
Il rispetto del segreto assoluto è uno degli aspetti più importanti durante il Conclave. Ogni tipo di comunicazione esterna è vietato, inclusi chiamate, lettere, e messaggi. I cardinali non possono inviare né ricevere messaggi esterni, né ascoltare trasmissioni radiofoniche o televisive. La violazione di questa regola, che riguarda anche la riservatezza sui risultati delle votazioni, comporta una sanzione molto grave: la scomunica latae sententiae.
L’elezione del nuovo Papa avviene esclusivamente attraverso scrutinio segreto. Per essere valido, il voto deve ottenere almeno due terzi dei suffragi dei cardinali elettori. Il primo giorno prevede un solo scrutinio, mentre nei giorni successivi, se non si giunge all’elezione, si terranno due votazioni al giorno, una al mattino e una al pomeriggio.
Ogni scrutinio avviene in tre fasi. La prima fase è il pre-scrutinio, in cui ogni cardinale scrive il nome del suo candidato sulla scheda. Nella seconda fase, lo scrutinio vero e proprio, i cardinali depongono le schede sull’altare. Una volta completato lo spoglio, se nessun candidato ottiene i due terzi dei voti, si procede alla votazione successiva. Se la scheda non corrisponde al numero degli elettori, tutte vengono bruciate e si procede con un nuovo scrutinio.
Le tradizionali fumate segnano l’esito degli scrutini: fumata nera indica che non è stato eletto un Papa, mentre la fumata bianca segna l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. La fumata viene ottenuta bruciando le schede dei voti con specifici elementi chimici per ottenere il colore desiderato.
Una volta che il Papa è stato eletto, il Cardinale Decano chiede il suo consenso con le parole: “Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?” Dopo aver ricevuto il consenso, il nuovo Papa sceglie il suo nome. Poi, tutti i cardinali si avvicinano per rendere omaggio al nuovo Pontefice, che si affaccerà alla Loggia della Basilica Vaticana per impartire la Benedizione Urbi et Orbi. Il Conclave si conclude subito dopo che il Papa dà il suo assenso all’elezione.