
Aggiornamento del 7 maggio 2025, 8:49. E’ guerra vera tra India e Pakistan, fonti militari di Nuova Dehli hanno confermato di aver colpito “obiettivi terroristici” nella zona del Kashmir controllata da Islamabad. I morti confermati secondo fonti pakistane sono 19, tra cui ci sarebbero due bambine. Bersaglio dei missili balistici indiani anche la moschea di Subhan di Bahawalpur, nel Punjab. L’India ha affermato di aver colpito infrastrutture utilizzate dai terroristi giudicati responsabili del massacro di turisti avvenuto lo scorso 22 aprile a Pahalgam, nella parte di Punjab controllata dall’India.
India’s army has launched “Operation Sindoor”, hitting 9 sites in Pakistan and Pakistan-administered Kashmir, as Pakistan vows retaliation over missile strikes.
— Al Jazeera English (@AJEnglish) May 7, 2025
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L’India ha effettuato attacchi missilistici mirati contro tre città situate in territorio pakistano: Kotli, Bahawalpur e Muzaffarabad. La notizia, che ha sollevato forti preoccupazioni per una possibile escalation militare, è stata resa pubblica dal tenente generale Ahmed Sharif Chaudhry, portavoce delle Forze armate pakistane, durante un’intervista concessa all’emittente “Ary News”.
L’episodio rischia di riaccendere le tensioni tra India e Pakistan, due potenze armate di armi nucleari che hanno alle spalle una lunga storia di scontri, soprattutto legati alla regione contesa del Kashmir. Gli attacchi indiani rappresentano un gesto che potrebbe compromettere ulteriormente la fragile stabilità dell’Asia meridionale.
Secondo le informazioni diffuse dai militari pakistani, le città colpite hanno un’importanza strategica: Bahawalpur si trova nella provincia del Punjab, nel sud-est del Pakistan, mentre Kotli e Muzaffarabad sono localizzate nel settore del Kashmir sotto amministrazione pakistana.

In seguito all’attacco, i jet dell’aeronautica pakistana si sono alzati in volo per rispondere all’incursione. Il generale Chaudhry ha dichiarato che i missili sono stati lanciati dall’aviazione indiana senza che i loro aerei oltrepassassero lo spazio aereo pakistano, circostanza che ha permesso di evitare uno scontro diretto nei cieli.
Il portavoce militare ha lanciato un duro avvertimento all’India, affermando che il Pakistan non lascerà impunita quella che ha definito “una provocazione vile e vergognosa”. Ha aggiunto: “La nostra risposta arriverà nel momento e nel luogo che riterremo opportuni”.
Questa nuova crisi arriva in un momento già delicato per la regione, segnata da recenti episodi di violenza. Proprio nei giorni scorsi, un attentato armato in Kashmir ha causato la morte di 28 turisti, alimentando ulteriori tensioni. Resta alta la preoccupazione internazionale per le possibili ripercussioni di questo confronto militare.