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“Lo abbiamo trovato così”. Ivan scomparso alla festa del padre: è arrivata la notizia peggiore

Pubblicato: 25/06/2025 12:06

È stato ritrovato senza vita questa mattina il corpo di Ivan Reggio, 35enne originario di Castello di Annone, in provincia di Asti. L’uomo era scomparso nel pomeriggio di ieri dopo essersi tuffato per un bagno nel fiume Orta, nel territorio di Caramanico Terme, in provincia di Pescara.

Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 15:30 di ieri, quando Ivan, in compagnia di alcuni amici e delle sorelle, si è immerso nelle acque del torrente. Da quel momento non è più riemerso. I familiari hanno dato immediatamente l’allarme e il personale del 118 ha attivato l’elisoccorso per facilitare le ricerche nella zona.

Le operazioni di soccorso sono state complesse e hanno coinvolto un ampio dispiegamento di mezzi e personale. Cinque operatori del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Abruzzo hanno sorvolato l’area con l’elicottero, lavorando in sinergia con i Vigili del Fuoco di Alanno e Pescara, il nucleo sommozzatori, i droni Sapr, le squadre fluviali e i carabinieri forestali del Parco nazionale della Maiella.

Dopo ore di ricerche senza esito, il corpo del giovane è stato individuato intorno alle 19:30 dai sub dei Vigili del Fuoco. La salma è stata successivamente recuperata e trasportata in elicottero fino alla piazzola di atterraggio di Caramanico Terme, dove ad attenderla c’erano le autorità e i familiari.

Ivan Reggio, residente ad Asti, si trovava in Abruzzo per festeggiare il compleanno del padre, che vive a Perano, in provincia di Chieti, da oltre vent’anni. Ivan era il primogenito e aveva scelto di trascorrere qualche giorno con la famiglia per l’occasione.

Il dolore ha colpito profondamente la comunità locale. L’assessore di Caramanico Terme, Egisto Rossetti, ha espresso il cordoglio dell’amministrazione: “Tutta la comunità si stringe attorno al padre di Ivan. È difficile accettare che un giovane perda la vita in questo modo, in un luogo che doveva essere di festa”.

Purtroppo, quella zona del fiume Orta non è nuova a episodi tragici. Nel marzo scorso aveva perso la vita il 28enne Simone Celso, mentre nel 2017 furono travolti dalla corrente Silvia D’Ercole e Paride Pirocchi, che morirono annegati nello stesso tratto fluviale.

Anche in questo caso, sarà ora compito delle autorità accertare le cause esatte della tragedia, in attesa degli esiti degli accertamenti medico-legali e delle eventuali perizie sullo stato delle acque e sulla sicurezza dell’area.

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