
In un’intervista che ha catturato l’attenzione del pubblico, il noto giornalista e volto televisivo Klaus Davi ha fatto un coming out inaspettato, dichiarando apertamente la sua omosessualità. Durante la sua partecipazione al programma “La Zanzara”, Davi ha scelto di esprimere senza filtri la sua identità sessuale, affrontando il tema con trasparenza e senza tabù.
Con grande sincerità, Davi ha rivelato: “È capitato di essere stato passivo, ma sono assolutamente attivo”, una dichiarazione che ha suscitato interesse e discussioni. Non si è fermato qui, approfondendo il discorso sull’ambiente LGBT+ e offrendo una prospettiva sia sull’Italia che su contesti internazionali.

Approfondimenti internazionali
Nel discorso, Davi ha elogiato Israele per le sue politiche inclusive verso gli omosessuali, definendola “una grande democrazia che tutela tutti”. Ha sottolineato come mezzo milione di persone tra omosessuali, lesbiche e trans partecipino ogni anno ai Gay Pride nel paese, inclusa Gerusalemme, con un terzo dei partecipanti provenienti da nazioni arabe dove l’essere omosessuali può portare a condanne severe.

Confessioni inedite sul crimine organizzato
Un’altra dichiarazione sorprendente di Davi ha riguardato la ‘ndrangheta. Ha affermato che “quelli della ‘ndrangheta sono soprattutto passivi” e ha rivelato che molti dei criminali che ha intervistato si identificano come bisessuali, influenzati dalle lunghe detenzioni carcerarie e da una cultura fallocratica che spinge verso la bisessualità.


Oltre a essere un massmediologo, Davi è una presenza frequente nei talk show televisivi, partecipando a programmi come L’aria che tira su La7, Dritto e Rovescio e Stasera Italia su Mediaset. La sua recente dichiarazione non solo ha arricchito il dibattito pubblico, ma ha anche aperto nuove riflessioni sulla percezione dell’omosessualità in diverse società.