Il ritiro di Danilo Gallinari chiude un capitolo importante non solo della sua carriera, ma dell’intero basket italiano. Dopo vent’anni ai massimi livelli, il Gallo ha annunciato la fine del suo percorso professionale con un messaggio carico di emozione e gratitudine, condiviso sui social insieme a un video che ripercorre alcuni dei momenti più intensi della sua vita sportiva.
Una carriera iniziata con l’Olimpia Milano, sbocciata presto grazie al talento e a un carattere capace di imporsi fin dai primi anni. Nel 2008 arrivano il titolo di MVP della Serie A e il premio come miglior giovane europeo, riconoscimenti che anticipano il grande salto: la chiamata nella NBA, il palcoscenico in cui Gallinari diventa uno dei giocatori europei più apprezzati della sua generazione.
Da New York Knicks ai Denver Nuggets, passando per Clippers, Thunder, Hawks, Spurs e infine Milwaukee Bucks, Gallinari ha lasciato un segno indelebile Oltreoceano: oltre 11.600 punti in 777 partite, con una media di quasi 15 punti a incontro. Numeri che raccontano un percorso costellato di successi, rimonte dopo gli infortuni, leadership silenziosa ma riconosciuta da compagni e allenatori.
Il suo legame con la Nazionale italiana è sempre stato profondo. L’ultimo ballo con la maglia azzurra risale allo scorso settembre, agli Europei: un addio sul campo che aveva già il sapore di un passaggio di testimone. Poi la vittoria del campionato a Portorico con i Vaqueros de Bayamón, ulteriore dimostrazione della sua voglia di competere sempre, ovunque.
L’annuncio del ritiro, oggi, non cancella nulla: amplifica invece il valore di ciò che Gallinari ha rappresentato per il basket italiano. Un campione internazionale, figlio d’arte, che ha saputo portare il suo talento nel mondo senza mai perdere le radici. Ora si apre un nuovo capitolo: lo attende con l’entusiasmo che lo ha sempre contraddistinto.
Un gigante che lascia il parquet, ma non il cuore dei tifosi. Buon viaggio, Gallo.