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Fisco, nessuna proroga scadenze fiscali 20 luglio

Pubblicato: 20/07/2020 10:30

Il Tesoro ha chiarito definitivamente che non ci sarà alcun rinvio al 30 settembre. Pertanto, i versamenti fiscali devono essere adempiuti entro e non oltre la data odierna lunedì 20 luglio.

Con il “no” del Mef all’ipotesi di un’ulteriore proroga a settembre dei versamenti degli acconti e dei saldi delle imposte sui redditi in autoliquidazione, già slittati a causa dell’emergenza pandemica, entro il 20 luglio si dovrà procedere al pagamento di diversi adempimenti.

Una vera e propria maratona e corsa contro il tempo che interesserà una platea di ben 4,5 milioni di contribuenti.

A spiegarlo è stato il sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa. Il Governo Conte aveva già rinviato le scadenze ordinarie del 30 giugno e del 30 luglio con maggiorazione dello 0,4%, rispettivamente al 20 luglio e al 20 agosto ma un ulteriore slittamento a settembre avrebbe bloccato un flusso di cassa per oltre 8 miliardi, secondo le previsioni. 

Versamenti fiscali entro il 20 luglio: cosa si deve pagare?

Nessuna proroga prevista dal Tesoro, entro la giornata del 20 luglio si dovrà procedere all’adempimento di ben 51 versamenti previsti.

Si va dall’Ires (saldo 2019 e acconto 2020) all’Irap (saldo 2019 e acconto 2020), all’Irpef (saldo 2019 e acconto 2020), all’Iva periodica fino al saldo 2019 della cedolare secca e il primo acconto 2020.

Al via anche all’imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse nel secondo trimestre 2020 e al pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio.

Sempre entro lunedì 20 luglio si deve procedere con il versamento delle imposte e dei contributi previdenziali e assistenziali sulla base della dichiarazione dei redditi per titolari di Partita Iva e soci di società.

Mancata proroga versamenti fiscali: le polemiche dell’opposizione

Sul mancato rinvio delle scadenze fiscali non si spengono le polemiche.  

I Commercialisti hanno minacciato un possibile sciopero se non arrivano risposte concrete dall’Esecutivo.

Crescono le tensioni anche tra le forze politiche, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, scrive su Facebook:

“I Commercialisti hanno ragione da vendere e Fratelli d’Italia sostiene la loro protesta.

Il no del Governo al rinvio della scadenza fiscale del 20 luglio è una batosta per milioni di lavoratori e Partite Iva che stanno affrontando la crisi economica più difficile dal Dopoguerra ad oggi e che semplicemente non hanno la liquidità per far fronte al pagamento delle imposte preteso dal Governo”.

Anche lo stesso Matteo Salvini, leader della Lega minaccia di sostenere la protesta fiscale di Partite IVA, lavoratori autonomi e commercialisti.

“[…] è una follia costringere milioni di cittadini a pagare le tasse da domani minacciando multe e sanzioni”.

Anche Italia Viva polemizza con la scelta del Tesoro visto che al più presto sarà possibile contare sul MES. Pertanto, un rinvio delle scadenze fiscali sarebbe stata la scelta ottimale.