L’accusa è di omicidio volontario plurimo e il pm Massimo Mannucci ha richiesto al giudice la pena più alta: l’ergastolo. La pena richiesta è per Fausta Bonino, l’infermiera Killer di Piombino che che tra il 2014 e il 2015 uccise 10 pazienti.
Una richiesta che ha sconvolto la donna che dal canto suo continua a professarsi innocente e di essere totalmente estranea alla vicenda.
Infermiera killer: il pm richiede l’ergastolo
Per l’accusa non ci sono dubbi, è stata Fausta Bonino ad uccidere i 10 pazienti attraverso un uso definito deliberato e applicato fuori dalle terapie prescritte, di eparina. Il farmaco è stato usato in dosi ritenute troppo elevate e considerate la causa del decesso dei pazienti.

La difesa non è rimasta sorpresa dalla richiesta dell’accusa. “È successo quello che ci aspettavamo, ma noi abbiamo i margini per rispondere”, ha commentato l’avvocato della difesa Cesarina Barghini. L’arringa finale della difesa è fissata al 22 marzo, giorno dell’udienza. Il processo proseguirà poi il 5 aprile, data in cui sono fissate le repliche e la prima sentenza.
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L’infermiera killer nega tutte le accuse
Uscita dal tribunale, Fausta Bonino era in lacrime. L’infermiera 57enne continuava a professarsi innocente e di non avere nulla a che fare con quelle morti sospette: “Io l’unica cosa che posso dire è che non ho fatto nulla. Cose che non ho mai fatto, è stata dura ascoltarlo. Io mi sono sempre comportata bene è impossibile che sia finita in questo incubo”.

Ora non resta che attendere il 22 marzo per le arringhe della difesa e il 5 aprile per la sentenza, che chiuderà questa turpe vicenda. Fausta Bonino non è la sola ad essere accusata, insieme a lei c’è Michele Casalis, primario del reparto di rianimazione di Piombino, accusato di omicidio colposo plurimo, negligenza, imperizia e violazione di protocollo terapeutico. Per lui, lo scorso 18 gennaio, era stato richiesto il rinvio a giudizio.